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https://doi.org/10.11588/diglit.68899#0271
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Giove dall’aquila, Venere dalle colombe , la
dalle femmine , Marte da’ lupi , Mercurio dai
Biblioteche 249
Queste lunette, quantunque in seguito siano state coper-
te con ampie conchiglie dipinte di gialletto in chiaro
scuro, pure nel di sopra conservano le loro antiche iscri-
zioni e gli elogi di que’ papi che per lo innanzi v’ e-
rano ritratti. La volta di questa gran sala fu dipinta ,
come oggi si vede, da Perin del Vaga e da Giovanni
da Udine, d’ordine di Leone X. ; così parla il Vasari
di quest’ opera eccellente. » Fecesi in questo tempo per
ordine di papa Leone la volta della sala de’ Ponte-
fici , che è quella per la quale si entra d’ in su le
logge alle stanze di papa Alessandro VL, dipinte già
da Pinlurìccliio ; onde quella volta fu dipinta da Gio-
vanni da Udine., e da Perino, ed in compagnia fe-
cero gli stucchi, e tutti quegli ornamenti, e grotte-
sche, e animali, che si veggiono ; oltre le belle e va-
rie invenzioni, che da essi furono fatte nello sparti-
mento ; avendo divisa quella in certi tondi, e ovati,
per i sette pianeti del cielo tirati dai loro animali ;
come
Luna
galli, il Sole da’ cavalli, e Saturno da’ serpenti ; ol-
tre i dodici segni del Zodiaco, ed alcune figure del-
le quattro immagini del cielo, come l’Orsa maggio-
re, la Canicola e molte altre , che per la lunghezza
loro le taceremo senza raccontarle per ordine, poten-
dosi l’opera vedere ; le quali tutte figure sono per la
maggior parte di mano di Perino. Nel mezzo della
volta è un tondo con quattro figure, finte per vitto-
rie, che tengono il regno del papa, e le chiavi, scor-
tando di sotto in su, lavorate con maestrevol arte e
molto bene intese. Oltre la leggiadria eh’ egli usò
negli abiti loro, velando l’ignudo con alcuni panni-
cini sottili , che in parte scuoprono le gambe ignu-
de, e le braccia; certo con grandissima bellezza. La
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Giove dall’aquila, Venere dalle colombe , la
dalle femmine , Marte da’ lupi , Mercurio dai
Biblioteche 249
Queste lunette, quantunque in seguito siano state coper-
te con ampie conchiglie dipinte di gialletto in chiaro
scuro, pure nel di sopra conservano le loro antiche iscri-
zioni e gli elogi di que’ papi che per lo innanzi v’ e-
rano ritratti. La volta di questa gran sala fu dipinta ,
come oggi si vede, da Perin del Vaga e da Giovanni
da Udine, d’ordine di Leone X. ; così parla il Vasari
di quest’ opera eccellente. » Fecesi in questo tempo per
ordine di papa Leone la volta della sala de’ Ponte-
fici , che è quella per la quale si entra d’ in su le
logge alle stanze di papa Alessandro VL, dipinte già
da Pinlurìccliio ; onde quella volta fu dipinta da Gio-
vanni da Udine., e da Perino, ed in compagnia fe-
cero gli stucchi, e tutti quegli ornamenti, e grotte-
sche, e animali, che si veggiono ; oltre le belle e va-
rie invenzioni, che da essi furono fatte nello sparti-
mento ; avendo divisa quella in certi tondi, e ovati,
per i sette pianeti del cielo tirati dai loro animali ;
come
Luna
galli, il Sole da’ cavalli, e Saturno da’ serpenti ; ol-
tre i dodici segni del Zodiaco, ed alcune figure del-
le quattro immagini del cielo, come l’Orsa maggio-
re, la Canicola e molte altre , che per la lunghezza
loro le taceremo senza raccontarle per ordine, poten-
dosi l’opera vedere ; le quali tutte figure sono per la
maggior parte di mano di Perino. Nel mezzo della
volta è un tondo con quattro figure, finte per vitto-
rie, che tengono il regno del papa, e le chiavi, scor-
tando di sotto in su, lavorate con maestrevol arte e
molto bene intese. Oltre la leggiadria eh’ egli usò
negli abiti loro, velando l’ignudo con alcuni panni-
cini sottili , che in parte scuoprono le gambe ignu-
de, e le braccia; certo con grandissima bellezza. La