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Collegi e Seminari 259
-cui trattiamo di frequente uscirono molti personaggi non
meno illustri per sapienza , che per pietà e religione.
Oltre i comodi non pochi che i giovani hanno nell’in-
stituto per istudiar con profitto, a viemaggiormente sve-
gliar ne’loro petti l’emulazioni e promovere 1’ esercizio
dell’amena letteratura, fin dal 1658 venne eretta solen-
nemente nel collegio un'accademia, a cui si diede il no-
me degl’Incolti. Questa ebbe per impresa un giardino,
in parte coltivato e in parte selvaggio, col motto Incititi
prosperabuntur. L’accademia prosperò in guisa che nel
1719 il Crescimbeni le diede il titolo di Rappresen-
tanza Nazarena nell’Arcadia romana; e nel 1741 il Lo-
renzini la sollevò all’onore di Colonia della medesima
col nome d’ Incolta. Il Cardinal Vicario prò tempore
suol essere il protettore del collegio Nazareno. I colle-
giali altre volte vestirono un abito talare color paonaz-
zo, oggi vestono abiti alla foggia de’ cittadini di color
nero, ed uscendo in drappelli vengono accompagnati da
un padre delle Scuole Pie.
Il palazzo del Cardinal Tonti, ove è posto il colle-
gio, appartenne al celebre Cardinal Bentivoglio scritto-
re della pregiata storia delle guerre di Fiandra, e però
si pretende che le pitture che nelle sale si veggono ,
rappresentanti parecchie imprese di quelle guerre, e fra
le altre l’assedio di Anversa, fossero condotte d’ ordine
dello stesso Cardinal Bentivoglio.
COLLEGIO DE’NOBILI. Allorquando il pontefi-
ce Pio IV., Medici , fondò il seminario romano e die-
delo a dirigere ai PP. della Compagnia di Gesù, volle
che in esso si educassero separatamente 100 giovanetti
appartenenti a nobili famiglie, anche forastieri. Fino alla
soppressione della suddetta Compagnia si proseguì un
tal metodo con non piccolo profitto della religione e
dello stato. Il sommo pontefice Leone XII. concedendo
 
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