Università’ 329
fessore a ciò destinato recita un orazione latina , prò
inauguratione studiorum, e chiudesi la cereoionia col
canto del Te ni creator Spiritus. Finito 1’ anno scola-
stico, intervenendo le medesime persone si canta la mes-
sa prQ gratiaruni actione, e poscia il Te Deum. Nel gior-
no festivo di s. Ivone v’è messa solenne, e ogni gior-
no di scuola la messa bassa. In ciascuna domenica gli
scolari debbonsi recare alla chiesa dell’Universilà per
assistere al divino ufficio, udir una predica e la messa:
in questa circostanza suol cantarsi l’ufficio de’ morti in
suffragio dell’anime di coloro fra gli studenti, o fra’profes-
sori, che sian passati a vita migliore. Al finir della quaresi-
ma d’ogni anno si danno gli esercizi spirituali. A tali
opere di pietà tutti gli scolari debbono intervenire, salvo
cagioni legittime, e della loro frequenza ottengono at-
testato, che giova ad essi per la conferma della matri-
cola, e per 1’ ammissione ai gradi ed ai premi. (Co^t.
cit. Tit. XFI.y
L’Università romana conferisce i tre gradi, cioè bac-
cellierato.) licenza e laurea nelle facoltà teologica, legale,
medica, filosofica e filologica. Ninno può conseguir la lau-
rea senza prima avere ottenuto il baccellierato e la li-
cenza. Il baccellierato e la licenza concedonsi solo a
chi per via di esame ne sia giudicato meritevole dai tre
membri deputati dal Rettore: l’esame del baccellierato
cade su quanto s’insegna nel primo anno scolastico; quel-
lo della licenza su tuttociò che s’ insegna nel secondo
e nel terz’anno. Chiunque domandi la laurea debbe su-
bire tre esami su tutto quanto riguarda generalmente la
facoltà in cui la chiede. Le lauree poi sono di tre spe-
cie, di onore) di premio, e comuni: le prime e le se-
conde si conferiscono previo l’esame e il concorso , le
ultime previo l’esame. I candidati vengono esaminati per-
sonalmente dal collegio della facoltà di cui aspirano ai
fessore a ciò destinato recita un orazione latina , prò
inauguratione studiorum, e chiudesi la cereoionia col
canto del Te ni creator Spiritus. Finito 1’ anno scola-
stico, intervenendo le medesime persone si canta la mes-
sa prQ gratiaruni actione, e poscia il Te Deum. Nel gior-
no festivo di s. Ivone v’è messa solenne, e ogni gior-
no di scuola la messa bassa. In ciascuna domenica gli
scolari debbonsi recare alla chiesa dell’Universilà per
assistere al divino ufficio, udir una predica e la messa:
in questa circostanza suol cantarsi l’ufficio de’ morti in
suffragio dell’anime di coloro fra gli studenti, o fra’profes-
sori, che sian passati a vita migliore. Al finir della quaresi-
ma d’ogni anno si danno gli esercizi spirituali. A tali
opere di pietà tutti gli scolari debbono intervenire, salvo
cagioni legittime, e della loro frequenza ottengono at-
testato, che giova ad essi per la conferma della matri-
cola, e per 1’ ammissione ai gradi ed ai premi. (Co^t.
cit. Tit. XFI.y
L’Università romana conferisce i tre gradi, cioè bac-
cellierato.) licenza e laurea nelle facoltà teologica, legale,
medica, filosofica e filologica. Ninno può conseguir la lau-
rea senza prima avere ottenuto il baccellierato e la li-
cenza. Il baccellierato e la licenza concedonsi solo a
chi per via di esame ne sia giudicato meritevole dai tre
membri deputati dal Rettore: l’esame del baccellierato
cade su quanto s’insegna nel primo anno scolastico; quel-
lo della licenza su tuttociò che s’ insegna nel secondo
e nel terz’anno. Chiunque domandi la laurea debbe su-
bire tre esami su tutto quanto riguarda generalmente la
facoltà in cui la chiede. Le lauree poi sono di tre spe-
cie, di onore) di premio, e comuni: le prime e le se-
conde si conferiscono previo l’esame e il concorso , le
ultime previo l’esame. I candidati vengono esaminati per-
sonalmente dal collegio della facoltà di cui aspirano ai