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https://doi.org/10.11588/diglit.68899#0364
340 Luoghi d’istruzione pubblica
in qualunque siasi Università voglia essere insignita deU
la laurea dottorale dell’Archiginnasio. In tal caso e quel-
li e questi sono tenuti a fare istanza al Rettore, pre-
sentando i documenti necessarj, che riconosciuti validi,
i candidati rimangono ammessi all’ esame. Il nominato
Rettore ammette del pari all’ esame per la laurea in
s. Teologia que’chierici che abbian compiuto il corso teo-
logico in alcun seminario vescovile; ammette in fine
all’esame per la laurea di Teologia o dell’ una e del-
l’altra legge tutti coloro che non avendo fatto il corso
de’loro studj nelle Università , ottennero un beneficio,
una dignità ecclesiastica o altro pubblico impiego, per
cui si richieda la laurea dottorale. Anche questi però
devono esibire i documenti degli studj fatti, dell’one-
stà de’natali, della condotta religiosa e morale , e fare
il deposito delle propine. Quegli che non avessero ot-
tenuto il Baccellierato e la Licenza possono conseguir
questi due gradi assieme alla laurea. Quanta poi al lo-
ro esame, devono subirlo dal Collegio dell’apposita fa-
coltà. Esso esame viene fatto prima in voce, poi in iscrit*
to col mezzo d’una dissertazione composta in latino en-
tro lo spazio di sei ore senza l’aj’uto di libri, la quale
debbe aggirarsi sopra un punto cavato a sorte, fra cen-
to già destinati in ogni facoltà, e che ne abbracciano le
principali materie. Dopo ciò il Collegio si raduna e que’
candidati che avranno ottenuto più. della metà de’voti
«’intendono approvati, e le loro dissertazioni rimango-
no nell’archivio dell’università: i non approvati ripiglia-
no i loro depositi delle propine e le loro dissertazioni.
{Costi. cit. Tit. XX).
Gli studenti in medicina e chirurgia, dopo ottenu-
ta in qualsivoglia modo la laurea, perchè possano eser-
citare la loro professione devono aver di più la matri-
cola di libero esercizio. Questa viene conferita solo a
in qualunque siasi Università voglia essere insignita deU
la laurea dottorale dell’Archiginnasio. In tal caso e quel-
li e questi sono tenuti a fare istanza al Rettore, pre-
sentando i documenti necessarj, che riconosciuti validi,
i candidati rimangono ammessi all’ esame. Il nominato
Rettore ammette del pari all’ esame per la laurea in
s. Teologia que’chierici che abbian compiuto il corso teo-
logico in alcun seminario vescovile; ammette in fine
all’esame per la laurea di Teologia o dell’ una e del-
l’altra legge tutti coloro che non avendo fatto il corso
de’loro studj nelle Università , ottennero un beneficio,
una dignità ecclesiastica o altro pubblico impiego, per
cui si richieda la laurea dottorale. Anche questi però
devono esibire i documenti degli studj fatti, dell’one-
stà de’natali, della condotta religiosa e morale , e fare
il deposito delle propine. Quegli che non avessero ot-
tenuto il Baccellierato e la Licenza possono conseguir
questi due gradi assieme alla laurea. Quanta poi al lo-
ro esame, devono subirlo dal Collegio dell’apposita fa-
coltà. Esso esame viene fatto prima in voce, poi in iscrit*
to col mezzo d’una dissertazione composta in latino en-
tro lo spazio di sei ore senza l’aj’uto di libri, la quale
debbe aggirarsi sopra un punto cavato a sorte, fra cen-
to già destinati in ogni facoltà, e che ne abbracciano le
principali materie. Dopo ciò il Collegio si raduna e que’
candidati che avranno ottenuto più. della metà de’voti
«’intendono approvati, e le loro dissertazioni rimango-
no nell’archivio dell’università: i non approvati ripiglia-
no i loro depositi delle propine e le loro dissertazioni.
{Costi. cit. Tit. XX).
Gli studenti in medicina e chirurgia, dopo ottenu-
ta in qualsivoglia modo la laurea, perchè possano eser-
citare la loro professione devono aver di più la matri-
cola di libero esercizio. Questa viene conferita solo a