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log netti, oggi ridotta quasi tutta a coltivazione , e co-
nosciuta col nome di Orti Lucernari. Quivi si tro-
va una chiesina sulla pubblica via, architettata da Nic-
colò Salvi, che diede anche il disegno del gran por-
tone che mette nella villa.
VILLA PUBBLICA, OSSIA PASSEGGIO PUB
BLICO SUL PISCIO. Quella parte del colle Pincio che
rimane verso tramontana in altri tempi era coltivato a
vigna sull’alto e nel pendìo, avendo in basso delle ca-
sipole congiunte al convento della Madonna del Popo-
lo» Mentre durava in Roma il governo francese
si pen-
sò di ridurre a villa questa parte di colle, che si di-
stende fin presso il palazzo della villa Medici, destinan-
dola al pubblico passeggio» Fu incominciata l’esecuzio-
ne del disegno, servendosi del progetto dato in propo-
sito dall’architetto cavalier Giuseppe Valadier, e quan-
do cessò la dominazione francese l’opera aveva già pro-
gredito. Il sommo pontefice Pio VII. volle si tirasse in-
nanzi il lavoro, e venendo a morte lasciollo ben vici-
no al suo compimento. Ne’successivi pontificati si diede
l’ultima mano all’opera, che vedemmo giunta a perfe-
zione nei primi anni del regno del glorioso Gregorio XVI.
Dalla piazza del Popolo con bellissima veduta si
scorge il prospetto imponente delle magnifiche sostru-
zioni che in altrettante ale di saldo muro reggono il
colle, e danno accesso alla sommità, formando quattro
larghe strade in salita, una succedente all’altra a for-
ma di zigzag. Queste strade rimangono abbellite da al-
beri e da spalliere di mortella, sicché riescono amenis-
sime e la dolcezza del loro salire è tale che senza di-
sagio menano alla vetta del colle.
Si ha ingresso alla villa pubblica del Pincio per
due cancelli che si aprono alle estremità del semicer-
chio a destra, sboccando dal Corso sulla piazza del Po-
log netti, oggi ridotta quasi tutta a coltivazione , e co-
nosciuta col nome di Orti Lucernari. Quivi si tro-
va una chiesina sulla pubblica via, architettata da Nic-
colò Salvi, che diede anche il disegno del gran por-
tone che mette nella villa.
VILLA PUBBLICA, OSSIA PASSEGGIO PUB
BLICO SUL PISCIO. Quella parte del colle Pincio che
rimane verso tramontana in altri tempi era coltivato a
vigna sull’alto e nel pendìo, avendo in basso delle ca-
sipole congiunte al convento della Madonna del Popo-
lo» Mentre durava in Roma il governo francese
si pen-
sò di ridurre a villa questa parte di colle, che si di-
stende fin presso il palazzo della villa Medici, destinan-
dola al pubblico passeggio» Fu incominciata l’esecuzio-
ne del disegno, servendosi del progetto dato in propo-
sito dall’architetto cavalier Giuseppe Valadier, e quan-
do cessò la dominazione francese l’opera aveva già pro-
gredito. Il sommo pontefice Pio VII. volle si tirasse in-
nanzi il lavoro, e venendo a morte lasciollo ben vici-
no al suo compimento. Ne’successivi pontificati si diede
l’ultima mano all’opera, che vedemmo giunta a perfe-
zione nei primi anni del regno del glorioso Gregorio XVI.
Dalla piazza del Popolo con bellissima veduta si
scorge il prospetto imponente delle magnifiche sostru-
zioni che in altrettante ale di saldo muro reggono il
colle, e danno accesso alla sommità, formando quattro
larghe strade in salita, una succedente all’altra a for-
ma di zigzag. Queste strade rimangono abbellite da al-
beri e da spalliere di mortella, sicché riescono amenis-
sime e la dolcezza del loro salire è tale che senza di-
sagio menano alla vetta del colle.
Si ha ingresso alla villa pubblica del Pincio per
due cancelli che si aprono alle estremità del semicer-
chio a destra, sboccando dal Corso sulla piazza del Po-