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https://doi.org/10.11588/diglit.27460#0251
23 1
L E Z I O N E XX.
DELLA CHIESA DI S. MARIA SOPRA PORTA
DETTA S. BIAGIO «,
Ella Chsesa di S. Maria Sopra porta ,
oggi addimandata S. Biagio avente tut-
te le raggtiardevolezze, o sia di anti-
chità.di secolij o di splendidi priviie-
gj, o di santissìme Reliquie , o final-
mente di memorabili vicende, quanro
più meco ne confìdero i meriti, tan-
to più ritrovo ciascuno de’ suoi pregj degno di un’ isto-
ria . Spero però di rammentare il tutto in tre lezioni, che
saranno agli studiosi delle cose Fiorentine dilettevoli, ed
alla divozione, che più importa, profittevoli .
II. E volendo farmi dalle Rdiquie , non disdirà se
prima darò una breve notizia delP antichità della Chie-
sa , la quale trovasi già nominata in parecchie scrittu-
re del primo cerchio di Firenze , é andando irn.
ciòj concordi Ricordano Malespini 9 Giovanni Villani,
Scipione Ammirato, Monsignor Borghini , e Benedetto
Varchi che tutti assegnano in que’tempi quattroporte mae-
stre alla Città , e tra quefìe chiarnano quella verso Mez-
zodì Porta di S. Maria dalla Chiesa nostra ivi vicina.
E del molto, che trovasi ne’ suddetti Scrittori, mi piace
riportare quello, che il Varchi scrisse al lib* p. ,, Ebbe
„ ( Firenze ) quattro porte maestre, onde fu divisa in
,, quattro Qiiartieri , le quali porte erano in guisa si-
,, tuate, che facevano come una croce j la priina dalla
„ porta di Levante si chiamava Porta San Piero, la se-
„ conda volgendo a manritta alia plaga di Settcntrione,
„ perchè era vicina al Tempio di S. Giovanni , e non
,, lungi dal Vescovado, si nominava la porta del Duo-
,, mo , ovvero del Vescovo, la terza era dalP Occidente
,, rincontro alla prima, e fu nominata dalla Chiesa, la
„ quale
L E Z I O N E XX.
DELLA CHIESA DI S. MARIA SOPRA PORTA
DETTA S. BIAGIO «,
Ella Chsesa di S. Maria Sopra porta ,
oggi addimandata S. Biagio avente tut-
te le raggtiardevolezze, o sia di anti-
chità.di secolij o di splendidi priviie-
gj, o di santissìme Reliquie , o final-
mente di memorabili vicende, quanro
più meco ne confìdero i meriti, tan-
to più ritrovo ciascuno de’ suoi pregj degno di un’ isto-
ria . Spero però di rammentare il tutto in tre lezioni, che
saranno agli studiosi delle cose Fiorentine dilettevoli, ed
alla divozione, che più importa, profittevoli .
II. E volendo farmi dalle Rdiquie , non disdirà se
prima darò una breve notizia delP antichità della Chie-
sa , la quale trovasi già nominata in parecchie scrittu-
re del primo cerchio di Firenze , é andando irn.
ciòj concordi Ricordano Malespini 9 Giovanni Villani,
Scipione Ammirato, Monsignor Borghini , e Benedetto
Varchi che tutti assegnano in que’tempi quattroporte mae-
stre alla Città , e tra quefìe chiarnano quella verso Mez-
zodì Porta di S. Maria dalla Chiesa nostra ivi vicina.
E del molto, che trovasi ne’ suddetti Scrittori, mi piace
riportare quello, che il Varchi scrisse al lib* p. ,, Ebbe
„ ( Firenze ) quattro porte maestre, onde fu divisa in
,, quattro Qiiartieri , le quali porte erano in guisa si-
,, tuate, che facevano come una croce j la priina dalla
„ porta di Levante si chiamava Porta San Piero, la se-
„ conda volgendo a manritta alia plaga di Settcntrione,
„ perchè era vicina al Tempio di S. Giovanni , e non
,, lungi dal Vescovado, si nominava la porta del Duo-
,, mo , ovvero del Vescovo, la terza era dalP Occidente
,, rincontro alla prima, e fu nominata dalla Chiesa, la
„ quale