33i
APPENDICE.
Er supplire all' ormffloni di alcunc Appendici
da me intralasciate , a cagione de i Torni di-
qjenuti ajsai qjoluminojt dalla copia delle no-
tizie riguardanti la Storia delle Chiese Fio-
rentine , qjiene quì nn Appen.dice , che ab-
Iraccia le correzioni non di uno , ma di p/ù libri , che
esstndo Jlati letti con occhio al solito cortese , e diligen-
te da i miei Cenfori : quì riferirò le critìche loro rijles*
Jsoni . E però dando il primo luogo alle annotazioni sem-
premai erudite del Sig, Abate Gioqjanni Lami Teologo
Cesareo , reTUtuisco alla Chiesa di S. Lncia sul Frato
al Tomo w. il titolo pregenjole di Farrocchia , del che io
dnhitai, che a detta Chiesa nell' antico non conqjenijse , per*
chè chiamaji nel Difloma del Vescoqjo Fiorentino Gio: Man-
giadori CappeJlam S. Luciae , e dall* Ahate Ughclli »
Sacellum S. Luciae > qjocaholi da me Jlrettamente jnte-
Ji , ma dal predetto Sig. Larm , colla solita sua eru~
dizione illuBrati 5 ajsembrato egli anjendo esempj ,
dimojlrano un tal nome connjenire pure a Cbiesa Farroc-
chiale . Mella ftcjfa lezione di S. Lucia anche io por-
tato dall' opinione comtine degli Scrittori Fiorentini in
altro shaglio sono caduto , cioè segnando l' cpoca delleL.
qjenuta de' Frati Umiliati alT anno 1206. quando il me~
deftmo Stg. Lami eruditamente ne àimo&ra T errorc col
medeftmo diploma del Vescoqjo Gionjanni , nel quale chiaro
appare il principio di detti Frati mejji per il Vefcoqjo Ar-
dmgo in S* Donato a Torri di Firenze ; cjfere inqjero
T anno 1250. e fu quefto propofito legganfi le Noqjelie^
Letterarie dei 175<5. num. 20. e 21. Dehho pure alie det~
te Noqjelle una nuoija scoperta deilo Spcdale de lehhroft
sul Frato , che non altrimenti deqje chiamarfi di S. Eu-
sebio , ma di S. Jacopo a S. Eusehio , e piacemi su que-
fto propofito di arrogere alle helhssime ragioni del Cen-
sore una notizia^ che io mi sono aevruennto a trouare ne i
T t 2 Jihri
APPENDICE.
Er supplire all' ormffloni di alcunc Appendici
da me intralasciate , a cagione de i Torni di-
qjenuti ajsai qjoluminojt dalla copia delle no-
tizie riguardanti la Storia delle Chiese Fio-
rentine , qjiene quì nn Appen.dice , che ab-
Iraccia le correzioni non di uno , ma di p/ù libri , che
esstndo Jlati letti con occhio al solito cortese , e diligen-
te da i miei Cenfori : quì riferirò le critìche loro rijles*
Jsoni . E però dando il primo luogo alle annotazioni sem-
premai erudite del Sig, Abate Gioqjanni Lami Teologo
Cesareo , reTUtuisco alla Chiesa di S. Lncia sul Frato
al Tomo w. il titolo pregenjole di Farrocchia , del che io
dnhitai, che a detta Chiesa nell' antico non conqjenijse , per*
chè chiamaji nel Difloma del Vescoqjo Fiorentino Gio: Man-
giadori CappeJlam S. Luciae , e dall* Ahate Ughclli »
Sacellum S. Luciae > qjocaholi da me Jlrettamente jnte-
Ji , ma dal predetto Sig. Larm , colla solita sua eru~
dizione illuBrati 5 ajsembrato egli anjendo esempj ,
dimojlrano un tal nome connjenire pure a Cbiesa Farroc-
chiale . Mella ftcjfa lezione di S. Lucia anche io por-
tato dall' opinione comtine degli Scrittori Fiorentini in
altro shaglio sono caduto , cioè segnando l' cpoca delleL.
qjenuta de' Frati Umiliati alT anno 1206. quando il me~
deftmo Stg. Lami eruditamente ne àimo&ra T errorc col
medeftmo diploma del Vescoqjo Gionjanni , nel quale chiaro
appare il principio di detti Frati mejji per il Vefcoqjo Ar-
dmgo in S* Donato a Torri di Firenze ; cjfere inqjero
T anno 1250. e fu quefto propofito legganfi le Noqjelie^
Letterarie dei 175<5. num. 20. e 21. Dehho pure alie det~
te Noqjelle una nuoija scoperta deilo Spcdale de lehhroft
sul Frato , che non altrimenti deqje chiamarfi di S. Eu-
sebio , ma di S. Jacopo a S. Eusehio , e piacemi su que-
fto propofito di arrogere alle helhssime ragioni del Cen-
sore una notizia^ che io mi sono aevruennto a trouare ne i
T t 2 Jihri