Rosellini, Ippolito: I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 3,1): Monumenti del culto (Pisa, 1844)

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pra ilfratel suo nel giorno (di esser doppiamente
detta sorella e madre?) cioè, sorella ad Osiride, e
per lui madre di Horus. Cosi interpreto per con-
gettura gli ultimi quattro caratteri.

L'iscrizione verticale che chiude il quadro espri-
me: Sono (qui figurate) le due sorelle nelV abbe~
veramente ( COTI, C6r, CHOV in atto di bagnar
di lagrime ) di Osiride doppiamente puro, residente
in Manuèb.

In altre tre rappresentanze è diviso V ultimo par-
amento. La prima, a destra della tavola, figura la
mummia di Osiride distesa sul letto funebre, assi-
stita da Anubi, e pianta a capo e ai piedi da Ne-
phthys e da Iside. E questa l'ultima cerimonia che
celebrata dapprima pel corpo di Osiride, divenne
poscia praticata comunemente per ogni osiriano,
cioè, per ogni individuo defunto (i).

Della sovrapposta iscrizione alcune colonnette
appartengono alla mummia, altre ad Anubi, altre
alle due dee genuflesse. Ed in questa guisa distri-
buisconsi. La quarta e la quinta (cominciando a
contare da man sinistra) riguardano il defunto; ed
esprimono: Osiride che risiede neWAmenti, signore
di Maniak, grande dio sopra il trono principale.
Notisi che queste due colonnette procedono in sen-
so inverso al volgersi dei caratteri : regolarmente
quella che occupa il quarto posto star doveva nel

(i) Monum. Civ. t. in pag. 464 e segg.

i

* mi