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mento medesimo del quale indicano essere com-
piuto il lavoro tenendo in mano i due muratorj
strumenti, la linea o canna e il mazzuolo (i). Le
due identiche iscrizioni esprimenti la insegna, la
leggenda e i titoli del rappresentato Faraone, si-
gnificano: V Aroeri Phré il forte dominatore nella
regione di purità e di giustizia^ presso la porta del-
l' abitazione ( del tempio ) fatta da lui re signor
deIIEgitto, Sole stabilitore del mojndo. (Prenome
di Thutmes IV-Moeris), vivificatore come il Sole
per sempre. La prima linea esprime il titolo, dilet-
to a Sevek signore di Ombos etc. Fanno base d'am-
be le parti ai piedi del re due linee d'iscrizione
identica, la quale significa: porta (2) del Sole di-
voto a Verità', edifizio stabile di dilezione nella
dimora o nel tempio di Seve/c. Sappiamo che quel
prenome, Sole divoto a Ferità appartiene alla re-
gina Amense madre di Thutmes Moeris, la quale
regnò durante la fanciullezza del figlio, l'immagi-
ne del quale comparisce sui monumenti a far le
veci della madre dopo che morti i due successivi
mariti di lei, non vi era altri che la rappresentasse

(1) Questi due istrumenti od altri simili, come il lisciato/o,
recati in mano dai re dinnanzi alle immagini delle deità, si-
gnificavano, come vedemmo più volte, l'annunzio del re al
dio che compiuto era il monumento, e in punto per farsene
la cerimonia della consagrazione. Veggasi Monum. Stor. t. m
p. 1 pag. 171: t. iv pag. 3o3 e altrove.

(2) Cfi.6 col figurativo-determinativo .

ti

T. I.
 
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