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mito e indiviso, domato e partito da Phrè ; o del
nemico d'ogni bene, trafitto e conquiso dal bene-
fico Osiride; o del deserto rispinto o fecondato
dall'inrorarnento del Nilo, una sola e medesima
massima morale si adombra, la lotta del bene col
male, e la vittoria del primo sopra il secondo, co-
me le tenebre della notte sono fugate e vinte dal
risorgere del Sole. Simili cose con bastante chia-
rezza si raccolgono dal complesso di queste sim-
boliche scene, assai più di quello che si dichiari-
no o si comprendano dalle sole iscrizioni che le
accompagnano. — Dopo il dio che trafigge l'asi-
no di Set sta una immagine fasciata in guisa di
mummia la quale ha relazione col nome dell'Ora
lì presso figurata e in atto di adorante. La sua

iscrizione è: TevftOT Xliteg^JULHXe HTTTg,OOT
UJTO ♦ • • • • necp£.Jt : V Ora decima del giorno,
nome della quale è Sceto .... (succede un circolo
ed una immagine di mummia che entrano in com-
posizione del nome; ma non saprei determinarne
ne la pronunzia ne il senso). Fuori della Bari of-
fre libazione ed incenso il re che rappresenta il so-
lito Tolomeo-Evergete IL La doppia iscrizione su-
periore è tutta composta di frasi analoghe a quel-
le della Bari precedente, le quali se tu traduca se-
condo il noto e ordinario valore dei gruppi, ne ri-
caverai un costrutto al nostro intendere sì oscuro,
che penso non ti parrà pregio dell'opera l'insiste-
re più lungamente intorno ad una simile ricerca.
 
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