Venuti, Marcello de': Descrizione Delle Prime Scoperte Dell'Antica Città d'Ercolano Ritrovata vicino a Portici, Villa della Maestà Del Re Delle Due Sicilie (Venedig, 1749) [Cicognara, 2673-2]

Parte IL Capo III. f,i
avevano fabbricato a spese loro un Portico: Ma for-
si che non fonia edere siata altre volte trasportata
dal nostro Ercolano quella Iscrizione ; Noi Tappia-
mo essere stata fatta l'anno di Roma 659. e prima
assai della dedazione della Colonia Campana, ed in
tempo, che Ercolano non meritava il tìtolo di Cit-
tà . Dionigi Alicarnasseo chiama Ercolano Oppidu-
Iwn , termine equivalente a quello di Pagus, in cui
dopo introdotta la Colonia vi fi aumentarono le
fabbriche , ed il Teatro dai nuovi Coloni , e dai
Cavalieri Romani , che o proteggevano, o frequen-
tavano quei contorni. 11 Falco, ed il Summonte ci
attestano , che la Villa di Ponici , oggi soggiorno
Reale , fosse la Villa di Quinto Ponzio Aquila ,
iìcchè quel Teatrino ne'suoi principj sarà stato pro-
porzionato alla picciolezza del vicino Paese, e pro-
babilmente di legno.
Ma indagando io più da vicino il nostro Teatro,
mi si presentarono subito e la bella formazione de1
caratteri , qualchcduno de'quali legati tra di loro ,
come si vede nelle medaglie del sccolo di Augustoj
le Statue togate senza barba, e corti capelli, la per-
fezione dell' architettura , tutte cose indicanti il
tempo predetto. Della qual cosa non piccola confer-
ma ne diede l'interna ossatura tutta di mattoni for-
mata, in uno de'quali io lessi le parole:
ABD AE
LIVIAE
Abda , o Abdalà sono nomi di Servo Asricano , il
quale avea la cura d'esser maestro, o capo degli al-
tri Servi fabbricatori di mattoni , ed apparteneva a
Livia Imperatrice moglie di Augusto.
Se fosse in essere la memoria di Appio Pulcro, ed
intiero il frammento citato, ove si rammentano gli
Epuloni, dal numero de'medesimi, o pure dallo spa-
. • zio •