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https://doi.org/10.11588/diglit.8286#0104
• Parte II. C&o V. 83
•le si riconosce la maniera greti. Bellirsime sono due
altre sfarue sedenti in sella cuiule, e ben top. servale.
Tra le piccole starue di bronzo, che giornalmente si
ritrovano , ve ne sono molte, che Cembrano essere sla-
ti Dei Penati, o Lari degli Ercolaneii, riconoseendo-
'visi ancora qualche Pantheo. Così al metto viene da-
Antiquarj giudicato un Mercurio, che tiene con
la delira mano una borsa piena, e con la si ni Lira una
patera, su cui vi è una tartaruga; il che forsè non
•e che un'allegoria, pir far conoseere che quello Dio
■era l'inventore della Musica, come dottamente spie-
gò il P. Paciaudi Teatino in una Disscrtazione, che
dedicò al Marcbese dell' Hospital Ambasciatore di
Trancia in Napoli, a cui la Marita del Re aveva fat-
to dono di quella statuetta . Si sono ancora cavati
molti busti di marmo-, i più belli de'quali sono un
'Giove Aminone > Giunone, Pallade, Cerere, Nettu-
no, Mercurio, Giano bifronte, una piccola fanciul-
la, e un giovinetto con la bolla d'oro al collo, clic
gli cade nel petto; non è essa però in forma di cuo-
re, ma di figura ovale . I pochi BaiTirilievi , che vi
fi sono trovati, sono così mediocri , che non è ne-
cessario di parlarne, essendovenc uno solamcnte, che
rappresenta un sagrifìcio , che è di qualche pregio .
Qurito è quello, che ho veduto riferito delle seoper-
te satte nell' Ercolino dopo la mia partenza , della
verità delle quali ne giudicherà il Lettore . Noi an-
deremo avanti nelle rirkssioni sopra le cose ocular-
mente vedute.
CAPO VI.
Osfervazione faro, le riserite Is.riz.ioni.
AVcndo noi òsservato il tempo , in cui furono
fabbricare le fondamenta, elamacchina del Tea-
tro, e ritrovandoli nel medesimo tanti prcziosj orna-
. ■ ir»?. F 2 min-
•le si riconosce la maniera greti. Bellirsime sono due
altre sfarue sedenti in sella cuiule, e ben top. servale.
Tra le piccole starue di bronzo, che giornalmente si
ritrovano , ve ne sono molte, che Cembrano essere sla-
ti Dei Penati, o Lari degli Ercolaneii, riconoseendo-
'visi ancora qualche Pantheo. Così al metto viene da-
Antiquarj giudicato un Mercurio, che tiene con
la delira mano una borsa piena, e con la si ni Lira una
patera, su cui vi è una tartaruga; il che forsè non
•e che un'allegoria, pir far conoseere che quello Dio
■era l'inventore della Musica, come dottamente spie-
gò il P. Paciaudi Teatino in una Disscrtazione, che
dedicò al Marcbese dell' Hospital Ambasciatore di
Trancia in Napoli, a cui la Marita del Re aveva fat-
to dono di quella statuetta . Si sono ancora cavati
molti busti di marmo-, i più belli de'quali sono un
'Giove Aminone > Giunone, Pallade, Cerere, Nettu-
no, Mercurio, Giano bifronte, una piccola fanciul-
la, e un giovinetto con la bolla d'oro al collo, clic
gli cade nel petto; non è essa però in forma di cuo-
re, ma di figura ovale . I pochi BaiTirilievi , che vi
fi sono trovati, sono così mediocri , che non è ne-
cessario di parlarne, essendovenc uno solamcnte, che
rappresenta un sagrifìcio , che è di qualche pregio .
Qurito è quello, che ho veduto riferito delle seoper-
te satte nell' Ercolino dopo la mia partenza , della
verità delle quali ne giudicherà il Lettore . Noi an-
deremo avanti nelle rirkssioni sopra le cose ocular-
mente vedute.
CAPO VI.
Osfervazione faro, le riserite Is.riz.ioni.
AVcndo noi òsservato il tempo , in cui furono
fabbricare le fondamenta, elamacchina del Tea-
tro, e ritrovandoli nel medesimo tanti prcziosj orna-
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