DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.8286#0102
Parte II, CApo ir. 8t
bio, che ivi veramente fosse l'antica Città di Ercò-
lano, da me predttta sui bel principio, contro l'opi-
nione di varj Scrittori Napoletani. Si rinvennero di-
poi due bellissimi busfi di marmo vicini tra di loro,
in uno de' quali io riconobbi L'effigie di Domizia ,
di cui ho riportato l'iscrizione, 1' altra per essere di
ugual grandezza con volto di uomo in età avanza-
ta, potei conghietturare, che fusse quel Gneo padre
della sopraddetta Imperatrice.
Osservai dopo il cavallo di bronzo da me deserit-
to, e vidi che era stato attaccato al Carro trionfale dt
sirnil metallo, e avea le sue falere, ed ornamenti tat-
ti di piccioli balli rilievi adornati . Indi si andaron
cavando moltislimi frammenti di bronzo, e tre altre
statue togate di marmo ; le quali quantunque siano
di perfetta maniera, sono però le loro teste, e le lo-
ro braccia , e mani di un marmo differente , e più
bello . Io credo , che fosse solito tenerli pronte dai
statiaarj le figure togate senza il capo , per aggiun-
getelo, allorché venisse per pubblico decreto ordina-
ta la staiua a qualche meritevole personaggio, acciò-
più prontamente si potesse eseguirc- (1). Molte vol-
te le facevano in tal maniera per bellezza, ed anche
per necessità del marmo , avendo veduto in Roma
una coseia antica innevata con tre diverse sorti di
marmo . Tengono quasi tutte queste statue ai loro
piedi un Cirro zoccolo rotondo, che si crede da mol-
ti una picciola Ara , per dinotare la venerazione a
quei personaggj dovuta. Altri la suppongono una cas-
setta per riporvi le suppliche , che si andavano pre-
sentando dal popolo
Si ritrovò dipoi un bel bassorilievo , ove io vidi
molte sigure di genti barbare , che fuggono : giudi-
cai potessero essere Ebrei seonfitti dall'Imperatore, di
F cui
(z) Notili, che lo stelTo accadeva ne'sarcofagi, ed urne se-
ti, trovandotene moke colla cartella lenza Iscrizigne.
bio, che ivi veramente fosse l'antica Città di Ercò-
lano, da me predttta sui bel principio, contro l'opi-
nione di varj Scrittori Napoletani. Si rinvennero di-
poi due bellissimi busfi di marmo vicini tra di loro,
in uno de' quali io riconobbi L'effigie di Domizia ,
di cui ho riportato l'iscrizione, 1' altra per essere di
ugual grandezza con volto di uomo in età avanza-
ta, potei conghietturare, che fusse quel Gneo padre
della sopraddetta Imperatrice.
Osservai dopo il cavallo di bronzo da me deserit-
to, e vidi che era stato attaccato al Carro trionfale dt
sirnil metallo, e avea le sue falere, ed ornamenti tat-
ti di piccioli balli rilievi adornati . Indi si andaron
cavando moltislimi frammenti di bronzo, e tre altre
statue togate di marmo ; le quali quantunque siano
di perfetta maniera, sono però le loro teste, e le lo-
ro braccia , e mani di un marmo differente , e più
bello . Io credo , che fosse solito tenerli pronte dai
statiaarj le figure togate senza il capo , per aggiun-
getelo, allorché venisse per pubblico decreto ordina-
ta la staiua a qualche meritevole personaggio, acciò-
più prontamente si potesse eseguirc- (1). Molte vol-
te le facevano in tal maniera per bellezza, ed anche
per necessità del marmo , avendo veduto in Roma
una coseia antica innevata con tre diverse sorti di
marmo . Tengono quasi tutte queste statue ai loro
piedi un Cirro zoccolo rotondo, che si crede da mol-
ti una picciola Ara , per dinotare la venerazione a
quei personaggj dovuta. Altri la suppongono una cas-
setta per riporvi le suppliche , che si andavano pre-
sentando dal popolo
Si ritrovò dipoi un bel bassorilievo , ove io vidi
molte sigure di genti barbare , che fuggono : giudi-
cai potessero essere Ebrei seonfitti dall'Imperatore, di
F cui
(z) Notili, che lo stelTo accadeva ne'sarcofagi, ed urne se-
ti, trovandotene moke colla cartella lenza Iscrizigne.