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§ 1. - Daniele lìbera Susanna dalla fa!.

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gesto della destra 1" invita difatti a seguirlo, come per dire:

Un'altra rappresentazione gallica di Susanna e dei due
sentori si trova sul coperchio che chiude ora quel sarcofago del
Musco di Narhonne col solenne annunzio della triplici- illa-
zione (tot,. CXXIV, .?). È di conservazione cattiva e fu pub-
blicato dal Garrucci ' e dal Le Blant. Questi è più esatto:
« Le couverclc munire d'alioril ì'tiistoirc di: Suzanne... on
voit Ics deu\ vieillards, ics mains liees dcrricre le dos, mar-
chant courbés et pnussés en avant par un homme qui a saisi
l'un dVuN aux chcvcu\; eiennent cnsuite la jcune femme en
prière, puis Daniel tcnant le volumrn... et tendant la main
vers elle » '. L'illustre archeologo avrebbe dovuto rilevare che
il coperchio nini è intiero; manca a sinistra il primo satellite
che teneva acciuffato il primo seniore. Sr:sanna poi non e
orante, come osserva anche il Garrucci; cs«a ha solo la de-
stra alzata e aperta, mentre posa la sinistra sul petto,
per affermare la sua innocenza. La scultura rassomiglia per-
tanto all'affresco callistiano, dove Susanna f.i lo stesso gesto9.
Del primo gruppo troveremo presto un esempio romano
di una conservazione perfetta.

Tutti e tre i monumenti rissinomi al secolo tv. Sul primo i
seniori sono giovani imberbi, sul secondo hanno barba; sul
terzo, invero troppo mal con si-nato, sembra che siano im-
berbi. Nei monumenti romani, al contrario, hanno sempre la
barba, onde di necessità una rassomiglianza fra i seniori ed i
principi degli apostoli, rassomiglianza, s'intende, fortuita, la
quale però è bastata per traviare qualche archeologo. Può
essere che l'inevitabile confusione abbia indottogli artisti del-
l'epoca della pace ad effigiare i seniori con un viso imberbe;
sicché un sentore barbato sarebbe mi indizio d'età preco-
stantiniana. In ogni modo il criterio non è assoluto, perchè
gli artisti ben poterono continuare ad effigiare con la barba

Sui monumenti romani la parte principale tocca a Da-
niele; egli è anzitutto giudice e siede ptu tribunali. I seniori
sono gli accusati, e debbono stare in piedi.

3. Il Museo delle Terme possiede, da pochi anni, un bel
sarcofago, rappezzato si, ma di una conservazione stupenda. È
a cinque scompartimenti e ornato di scene che si riferiscono
esclusivamente alla storia di Susanna, pur non dandone che
un semplice sunto (tav.CLXXXXVI, 3)'. Nel campo di
mezzo Daniele, seduto in tribunale e col rotolo nella sinistra,
è in atto di condannare i due seniori. Accanto a lui sta in
piedi Susanna, tutta avvolta in un'ampia palla, tenendone
l'ultimo lembo nella sinistra abbassata. Il suo atteggiamento
esprime bene lo stato d'animo.

Nel campo a sinistra si vede l'effetto della condanna: due
sbirri hanno afferrato per i capelli i due seniori e li cacciano
avanti, colpendoli con sassi. Nel campo di contro gli stessi
e fra loro, combinando, senza

dubbio, il piano infernale contro Susanna. Si capisce che co-
desto estratto suppone cicli completi di scene di Susanna, nelle
quali spiccava, come fu detto, Daniele giudice in atto di
condannare a morte i due seniori e liberare Susanna dalla
falsa accusa, illustrazione della preghiera in prò dei defunti;
-Libera, Domine, animam servi lui, sicut liberasti Susan-
nam de falso crimine ».

La scena nella quale si colpiscono con sassi i due seniori,
ci procura un'idea esatta di quella tanto rovinata de! coper-
chio di Narbonne. Lo stesso castigo, ma applicato ad uno
solo dei seniori, come sul sarcofago di Arles, incontreremo
anche altrove.

4. Oltre un meschino pezzo del Museo teutonico
(tati. CLXXXXV, r), troviamo ancora il castigo sopra il
grande frammento latcrancnsc ioj d'un sarcofago a colonne,
da multo tempo noto (tav. a't.,2) \ Delle sette nicchie man-
cami le due ultime. Daniele, giudice, occupa quella centrale.
Kgli e seduto sopra una seggiola a teste e zampe di leone e
provvista di sgabello; tiene nella frustra un volume e con la
destra (distrutta) pronunzia la sentenza contro il primo dei
Seniori, che nella nicchia vicina sta tutto curvo, rivolto a
Daniele e con le mani sporte, come supplice. A questa
posizione incomoda lo costringe il satellite che lo colpisce
con un sasso, non « con la spada, della quale rimane
soltanto il manubrio », come scrive il Garriteci e ripetono
G. FickereO. Marucchi0. È la medesima scena che abbiamo
già veduta sui due ultimi sarcofagi. A quello del Museo delle
'l'erme allude anche l'atteggiamento serio di Susanna che
caì['Angelus Dei riempie la nicchia a destra.

Manca ancora l'altro seniore, per completare la rappre-
sentazione. Kgli stava nella nicchia appresso in un'attitudine
più o meno identica a quella del seniore sul sarcofago « de
la chaste Suzanne », cioè col gesto di tristezza, avendogli
intimato il satellite di comparire avanti a Daniele, giudice.

Le scene di Susanna erano qui accompagnate da miracoli
di Nostro Signore, cioè della risurrezione del figlio della
vedova, dalla guarigione della figlia della Cananea e da un
terzo, ora distrutto, che occupava l'ultima nicchia: ivi abbiamo
restituito il centurione di Cafaroao, cui Cristo concede la
grazia implorala, come sopra un importante frammento che
illustreremo appresso. Cosi fu ricostruito il sarcofago che
diamo a pagina seguente (fig. 158).

5. Il frammento riprodotto a fig. 159 appartiene al Museo
di S. Callisto. Lo menzionò già il de Rossi ', ed il Garrucci
ne pubblicò, » da una fotografìa del Simclli », una copia
abbastanza fedele '. Poi lo descrisse anche René Grousset a-
Di questi autori solo il Garrucci si occupò della prima figura,
ravvisandovi » un s. Pietro a cui Cristo predice la negazione ».
La ragione sarebbe perchè l'apostolo in qualche marmo non
alza la destra verso la fronte, ma invece l'abbassa additando
il gallo che è presso i suoi piedi 1. Al contrario l'atteggia'

■ Gault, la. XLTV, 1, p. 132.
1 Wilmut, Pitturi cimiteriali, u

Alberto di Rocqagiovanc e regalalo al
 
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