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Piranesi, Pietro [Editor]; Piroli, Tommaso [Engr.]; Zoega, Georg [Ill.]
Li bassirilievi antichi di Roma (Band 1) — Rom, 1808 [Cicognara, 3921-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.7586#0139
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104

ariete parimene* sotto un pino , carico d'un
timpano , due cimbali ed una siringa, nel-
la retrofacciata due torce decussate . In Un'
altra presso Grutero jt, i l'iscrizione è
tracciata entro una figura di timpano, sot-
to cui una testa di bue vittata , un altra
minore senza vitte , un pedo , un timpa-
no , una secespita , un coltello , una sco-
della , un cucchiajo . In altra Gruteriana 29,
12 accenna egli molte teste bovine. Potreb-
be uno sospettare che qualche rapporto
fosse fra quegli epiteti di ravpoitTevol , rav-
pstpovci , sin dal tempo di Sofocle solenni
per i leoni di Cibele ( nota 82 ), e il tau-
robolio , tacciuto bensì dagli antichi scrit-
tori, ma forse di molt' antica istituzione.
Forse ancora il tipo del leone tauroctono,
ovvio nelle più antiche medaglie dell'Asia,
e in diverse di quelle città conservato sotto
gì' imperatori Romani, riguarda il culto di
Gibele ; e così quel toro, tipo usuale nelle
monete imperiali di Mastaura, il cui nome
Stefano assai insulsamente deriva dal toro
solito sacrificarsi a Rea . Vedi Eckhel doctr.
mim. t. 3 p. 71. 108 , cateti, t. 1 tav.5 , 6. 7.

123 Del pino di Cibele , oltre gli scritto-
ri e monumenti già citati ( not. 70.92.94.
HO. 116. 117.122 ), vedansi Virgilio asn.
'$>, 85 : «o , 2?o e Servio , Marziale 1? »
25 , Stazio ctchill. 2 ,345 , Claudiano de rapta
l i 204, Prudenzio Rom. mart. 197. Neil'
ara Marsigliese presso Grutero 28,3, de-
dicata Mairi deum magnete idaeae palatinae ,
oltre la torre della Gran madre è scolpito
un pino , a cui appesi i cimbali , la si-
ringa e due patere grandi, sotto l'albero
trovandosi un leone , ed un pedo traversa-
to da una clava che sostiene un pileo. Po-
trei addurre ancora 1' ara Perugina dopo
il Ligorio data da Muratori 31 , 1 , se non
in quella tutto mi fosse sospetto .

124 Non so se ne parlino gli scrittori,
ma frequenti sono i bassirilievi bacchici ,
nei quali sull'ara del dio Sabazio una sacer-
dotessa sacrifica un gallo . Uno di questi hassi
ntus. Pioclem. t. 5 tav. 8 , ove non posso
coli'espositore persuadermi che s'abbia vo-
luto esprimere soltanto uno di quei comu-
ni sacrifizi che di polli facevano i poveri
a tutte le deità , ma credo eh' un motivo
vi sia , da me parimente ignorato , perchè
in tanti monumenti al Sabazio si rechi in
offerta il gallo, in nessuno agli altri dei .

125 Eliano anim. hist. 12, 4 : pttrpt Éeav

rev [itpiivov aSopput, civai /p^eri. Pare aneli»'
assiso sul ramo troncato dalla parte destra
dell' albero .

116 V'è stato chi l'ha chiamato lanter-
na . Ho preferito il termine di cista, che
gli antiquari adoprare sogliono di qualun-
que arnese coperchiato e portatile , inser-
vente a tiporvi delle cose appartenenti a
riti religiosi. Force abbiamo qui un vaso
destinato per quel che si chiamava vires
tami, e che pare ch'in sacro luogo si sot-
terrasse . Murat.z«.rrr. 333 ,4 : 140, 7. Maff.
mus. veron. 210 ,2. Fabr. inscr. 609,79,
Deboze mém. de P acad. des inscriptions
t. 2 p 490- TJna cista di forma non dissi-
mile Vedesi appesa allato alla gransacerdotes-
sa frigia rappresentata nel sopra addotto
bassorilievo Capitolino , publicato da Dom.
Giorgi in Cetlogerà raccolta dy opuscoli t. 17
p. 171, riprodotto da Winckelmann moti,
ined. fig. 8 , e daFoggini mus.Cap. t.4 tav.16.
Quella scodella o sia patera più del solito
grande, che probabilmente serviva per ri-
ceverne parte del sangue del toro , trovia-
mo parimente nelle are Gruteriane 28 , 3 :
31,1. La secchia è precisamente della fog-
gia di quelle che impiegare solevansi per
l'acqua lustrale . Per i diversi stromenti da
suono in questa e le facciate laterali es-
pressi può consultarsi Vossio in Attin. Ca-
tulli p. 161. 166. Delle diverse siringhe

to( , vedasi Ateneo 4, 19. La tibia coli'
una dell'estremità ricurva pare quella da
Polluce 4 , io, 1 detta i^v/xc;, fatta di bus-
so coli'aggiunta d'un corno ritono, in-
venzione de* Frigi e solita adoprarsi pel
culto della Frigia dea, ttvXH Si t» W^vyict.
8e&> : ed è senza dubbio l'istessa che fre-
quentemente si chiama mpag , corna , e pres-
so Ovidio fast. 4, 18S' horrendo lotos adun-
ca sono. I due flauti uniti fra altri s'accen-
nano da Virgilio aen. 9, 6ij , biforem dat
tibia cantum ; e da Filippo Tessalonicense
1. c. SiSvp-onq >,a>rov( mpcpoct; . E da osser-
varsi che diversi antichi la prima invenzio-
ne degli stromenti a fiato dal culto di Ci-
bele derivano o a questo coeva fanno.
Chron.Par. ep. iO. Athen. 14 , 2. Diod, 3 ,
58. Pochi infatti sono i monumenti nxe-
troi figurati che ne siano privi . Oltre i già
descritti , 1' ara Capitolina rappresentante
l'arrivo di Cibele, nell'altro laro ha le so-
lite tibie dritta e curva, nel terzo duecim-
 
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