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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 12.1909

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Fasc. 4
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Frizzoni, Gustavo: Vincenzo Foppa pittore: (a propositio di una recente pubblicazione)
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https://doi.org/10.11588/diglit.24137#0290

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VINCENZO FOPPA

PITTORE

(A PROPOSITO DI UNA RECENTE PUBBLICAZIONE) 1

ON v’ha chi non veda quanto giovamento scaturisca agli Storici
dell’arte, intenti ad opere comprensive e complesse, dalle pub-
blicazioni molteplici che si vanno facendo oggidì in ogni parte
del mondo civile, in fatto di monografie intorno a singoli arti-
sti, principalmente, — s’intende, — quando le medesime siano
condotte con propositi corrispondenti alle esigenze più severe
della storia e della ’critica.

Ora fra tante si vedono pullulare oggidì si può dire since-
ramente, che quella cui intendiamo rivolgere qui la nostra atten-
zione occupa un degnissimo posto per la serietà e la dottrina
non comune con cui è stata composta. Gli autori, vivamente
compenetrati del valore e della dignità del loro campione, con
diligenza somma si sono assunti il compito di studiarlo e d’illustrarlo in tutto e per tutto,
nella vita e nelle opere, nulla omettendo di quanto avesse potuto valere a rilevare le cir-
costanze entro le quali egli personalmente ebbe a trovarsi e a dare un concetto completo di
quello che fu da lui eseguito nell’esercizio dell’arte.

Così si verifica che, secondo quanto già lasciava supporre la circolare annunciante la
pubblicazione dell’opera, la letteratura artistica si trova arricchita di una importante mo-
nografìa biografica ed è venuta a colmarsi una lacuna quasi inesplicabile in un tempo di
produzioni esuberanti in materia di biografie d’artisti e di argomenti che hanno attinenza
coi medesimi.

Nel territorio milanese, sfera d’azione dell’artista nel corso di buon numero d’anni, egli
fu considerato eminente nella sua professione da’ suoi contemporanei, e il suo diritto ad
essere tenuto quale Capo e vero fondatore dell’arte lombarda non si saprebbe mettere in
dubbio. La sua influenza fu potente e di vasta portata, stendendosi ad oriente sino agli
estremi limiti del territorio bresciano, a mezzogiorno e a occidente sulla Liguria e sul Pie-
monte. Il suo dominio in realtà si mantenne nell’ambiente milanese oltre un quarto di secolo,
fin che la venuta di Leonardo da Vinci relegò nell’ombra il Foppa e i suoi seguaci, e lo
indusse ad abbandonare Pavia, ch’era stato il suo luogo di dimora oltre trent’anni, per fare
ritorno a Brescia.

1 Vincenzo Foppa of Brescia, founder of thè lomhard Milan, Pavia, Brescia and Genoa, and. on thè study

school, his life and work, by C. Joceìyn Ffoiilkes and oj alt his Works. — With go tllustrations, 75 in photo-

Monsignor Rodolfo Malocchi, D. D. Rector of thè Col gravare, and gy documents. — London : John Lane thè

legio Borromeo, based on research in thè Archives of Bodley Head. — New York: John Lane Company igog.

L'Arte. XII, 32.
 
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