BIB LIO G RAFIA
RECENSIONI.
Histoire de VArt, depuis les premiers temps
chrétiens jusqu' à nos jours. Ouvrage pub lié
sous la direction de M. André Michel.
Paris, Librairie Armand Colin. Opera in
continuazione.
L’importanza di quest’opera, giunta oramai (Cfr.
il Bollettino bibliografico del fase. Il, pag. 163) a
trattare dell’arte in Europa sino alle ultime mani-
festazioni dello stile gotico, si fa ad ogni nuovo vo-
lume sempre maggiore.
Il lavoro, diretto dal Michel, è ripartito fra i più
valenti storici dell’arte della Francia, così che la va-
stità del programma non toglie che ogni capitolo sia
redatto con cura scrupolosa e competenza speciale,
laddove ogni lode va data al Michel per il disegno
dell’opera, che, sull’esempio di quanto ha fatto da
noi Adolfo Venturi per l’arte italiana, non soltanto
comprende una rassegna delle tre arti maggiori, ma
prende nella dovuta considerazione anche le decora-
tive, per modo che questa Histoire de l'art è quasi
il primo tentativo di una complessa storia sintetica
di certe arti minori, quali la miniatura, la pittura su
vetro, l’arte monetaria, l’oreficeria, lo smalto, ecc.
Naturalmente, essendo il vasto lavoro affidato
esclusivamente ad eruditi francesi, i diversi studi sono
ottimi sopratutto per ciò che riguarda l’arte francese.
Per 1’ Italia, ad es., si può notare qualche trascura-
tezza, come a proposito della pittura dal v al xm se-
colo (eccettuati i bellissimi studi del Bertaux sulla
pittura nell’ Italia meridionale), laddove è dimenticata
completamente la miniatura del secolo xm e prima
metà del xiv, che pure fiorì rigogliosa sopratutto
nell’ Italia settentrionale, in Lombardia ed a Bologna.
Per contrario non possiamo non compiacerci dei
capitoli dedicati ai periodi più salienti della nostra
storia artistica, come quello del Bertaux sulla scultura
dal 1260 al 1400, nel quale vediamo, nonostante la
forma sintetica, considerate con rara competenza le
varie manifestazioni dell’arte pisana in ogni regione
d’Italia; e l’altro sulla pittura del sec. xiv, dovuto
al Peraté, che dimostra di aver studiato a fondo le
più vive questioni sorte in questi ultimi tempi circa
i monumenti più notevoli della nostra pittura trecen-
tesca : anche quando i suoi giudizi possono non riu-
scire a tutti accettabili (come la rinnovata attribuzione
a Giotto delle vele nella vòlta della crociera della
basilica inferiore ad Assisi) non si può davvero tac-
ciare lo storico di leggerezza o di troppa docilità alle
opinioni più comuni.
E pertanto si é con aspettazione vivissima che noi
attendiamo il sesto volume dell’opera (tomo III.
parte 2a) che dovrà dirci delle origini del Rinascimento
e della scultura e pittura italiana del Quattrocento.
L. Motta Ciaccio.
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO.
Storia dell’arte in generale. Opere di consulta»
zione e divulgazione. Topografia artistica ge-
nerale. Relazioni tra la storia dell’arte e le
altre scienze. Questioni e studi generali di tec-
nica, di estetica, di iconografia.
117. Biadego (Giuseppe), Verona. [Italia artistica,
n. 45]. — Bergamo, Istit. ital. d’arti grafiche, 1909.
Con erudizione l’A. parla della sua città e delle opere
d’arte che l’adornano ; e, se le cognizioni artistiche fossero
state in lui così fondate come le storiche, la sua monografia
avrebbe potuto rivaleggiare con quella giustamente vantata
di Georg Biermann ( Vero7ta nella collezione delle Berùhmte
Kunstatten, n. 23). Questi si trattenne anche più del B. sopra
alcune vicende dell’arte veronese, e, discorrendo di monu-
menti pittorici, usò un linguaggio più proprio e più sicuro.
11S. Callari (Luigi), Storia dell'arte contemporanea
italiana. — Roma, ;_oescher, 1909.
Dal Canova, dal Valadier, dall’Appiani l’opera giunge
RECENSIONI.
Histoire de VArt, depuis les premiers temps
chrétiens jusqu' à nos jours. Ouvrage pub lié
sous la direction de M. André Michel.
Paris, Librairie Armand Colin. Opera in
continuazione.
L’importanza di quest’opera, giunta oramai (Cfr.
il Bollettino bibliografico del fase. Il, pag. 163) a
trattare dell’arte in Europa sino alle ultime mani-
festazioni dello stile gotico, si fa ad ogni nuovo vo-
lume sempre maggiore.
Il lavoro, diretto dal Michel, è ripartito fra i più
valenti storici dell’arte della Francia, così che la va-
stità del programma non toglie che ogni capitolo sia
redatto con cura scrupolosa e competenza speciale,
laddove ogni lode va data al Michel per il disegno
dell’opera, che, sull’esempio di quanto ha fatto da
noi Adolfo Venturi per l’arte italiana, non soltanto
comprende una rassegna delle tre arti maggiori, ma
prende nella dovuta considerazione anche le decora-
tive, per modo che questa Histoire de l'art è quasi
il primo tentativo di una complessa storia sintetica
di certe arti minori, quali la miniatura, la pittura su
vetro, l’arte monetaria, l’oreficeria, lo smalto, ecc.
Naturalmente, essendo il vasto lavoro affidato
esclusivamente ad eruditi francesi, i diversi studi sono
ottimi sopratutto per ciò che riguarda l’arte francese.
Per 1’ Italia, ad es., si può notare qualche trascura-
tezza, come a proposito della pittura dal v al xm se-
colo (eccettuati i bellissimi studi del Bertaux sulla
pittura nell’ Italia meridionale), laddove è dimenticata
completamente la miniatura del secolo xm e prima
metà del xiv, che pure fiorì rigogliosa sopratutto
nell’ Italia settentrionale, in Lombardia ed a Bologna.
Per contrario non possiamo non compiacerci dei
capitoli dedicati ai periodi più salienti della nostra
storia artistica, come quello del Bertaux sulla scultura
dal 1260 al 1400, nel quale vediamo, nonostante la
forma sintetica, considerate con rara competenza le
varie manifestazioni dell’arte pisana in ogni regione
d’Italia; e l’altro sulla pittura del sec. xiv, dovuto
al Peraté, che dimostra di aver studiato a fondo le
più vive questioni sorte in questi ultimi tempi circa
i monumenti più notevoli della nostra pittura trecen-
tesca : anche quando i suoi giudizi possono non riu-
scire a tutti accettabili (come la rinnovata attribuzione
a Giotto delle vele nella vòlta della crociera della
basilica inferiore ad Assisi) non si può davvero tac-
ciare lo storico di leggerezza o di troppa docilità alle
opinioni più comuni.
E pertanto si é con aspettazione vivissima che noi
attendiamo il sesto volume dell’opera (tomo III.
parte 2a) che dovrà dirci delle origini del Rinascimento
e della scultura e pittura italiana del Quattrocento.
L. Motta Ciaccio.
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO.
Storia dell’arte in generale. Opere di consulta»
zione e divulgazione. Topografia artistica ge-
nerale. Relazioni tra la storia dell’arte e le
altre scienze. Questioni e studi generali di tec-
nica, di estetica, di iconografia.
117. Biadego (Giuseppe), Verona. [Italia artistica,
n. 45]. — Bergamo, Istit. ital. d’arti grafiche, 1909.
Con erudizione l’A. parla della sua città e delle opere
d’arte che l’adornano ; e, se le cognizioni artistiche fossero
state in lui così fondate come le storiche, la sua monografia
avrebbe potuto rivaleggiare con quella giustamente vantata
di Georg Biermann ( Vero7ta nella collezione delle Berùhmte
Kunstatten, n. 23). Questi si trattenne anche più del B. sopra
alcune vicende dell’arte veronese, e, discorrendo di monu-
menti pittorici, usò un linguaggio più proprio e più sicuro.
11S. Callari (Luigi), Storia dell'arte contemporanea
italiana. — Roma, ;_oescher, 1909.
Dal Canova, dal Valadier, dall’Appiani l’opera giunge