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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 12.1909

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Fasc. 1
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Venturi, Lionello: Note sulla galleria Borghese
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https://doi.org/10.11588/diglit.24137#0069

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NOTE SULLA GALLERIA BORGHESE

Imitazioni del Bronzino da Sebastiano del Piombo — La Callisto (n. 304) è di Dosso Dossi — Per l’iconografia
de\V Astolfo (n. 18r) di Dosso, del Candaule (n. 225) dello Scarsellino, della Venere che benda Amore (n. 170)
di Tiziano — 11 Battista (n. 267I è di Michelangelo da Caravaggio — Repliche e imitazioni del Davide
dello stesso — Archita Ricci lucchese e il n. 45. (Loth e le figlie) — Il Cristo spogliato dal manigoldo (n. 321)
e il ritorno del Figliuol prodigo (n. 406) sono del Valentin? G. B. Benci — La Flagellazione (n. 410) è del
Calvaert (?) — Sulla partecipazione del Domenichino al n. 167 (Santa Cecilia e Valeriano); sull’iconografia
e data del n. 55 (La Musa) •— La data del David del Bernini.

IA galleria Borghese è stata studiata molto e bene; tut-
j tavia perchè la critica moderna si è occupata assai poco
i delle opere posteriori alla metà del secolo xvi, e perchè
i una storia della galleria è ancora da fare, in una recente
| revisione delle notizie e ipotesi ad essa relative, mi è
j accaduto di dubitare più volte delle opinioni accettate.
E ho pensato di pubblicare, come saggio, alcuni dei risul-
tati ottenuti, quelli, s’intende, che per relativa certezza,
meglio rispondono alla speranza di non errare.

Oltre l’osservazione delle opere e la lettura delle an-
tiche storie e guide, mi hanno giovato le ricerche nel-
l’archivio Borghese. Come è noto, l'archivio non è più
tutto riunito : una parte forma il « Fondo Borghese »,
nell’archivio Vaticano. Esso comprende quasi tutto ciò
che rimane sull’ azione pubblica dei componenti della
famiglia, ciò che in una scelta necessariamente sommaria è sembrato avesse vero interesse
storico. Rimangono invece nel Palazzo Borghese 1 2 le carte private, di cui una sezione spe-
ciale è intitolata: Galleria dei quadri. Ma questa sezione, che sarà preziosa per la futura
storia della galleria, non molto ha servito alla ricerca odierna. Maggior profitto invece ho
ricavato dai libri di conti; dalle due illustrazioni che della Villa Pinciana fecero nel 1650 il

Marnili

nel 1700 il Montela.tici ; 3 e dal poema elogiatore del Francucci (1613). 4 Se la

1 Colgo l’occasione per porgere infinite grazie a
S. E. l’on. Scipione Borghese, il quale mi ha liberal-
mente concesso di studiare nell’archivio della sua
famiglia; a Giovanni Piancastelli, che mi ha facilitato
la possibilità delle ricerche; e all’archivista sig. Com-
paretti che ha messo a mia disposizione la sua pro-
fonda conoscenza dell’archivio.

2 J. Manilli, Villa Borghese, in Roma, mdcl.

3 Domenico Montelatici, Villa Borghese, in

Roma, 1700.

4 II manoscritto originale si conserva nell’Archivio
Vaticano, fondo Borghese, S. IV, T. 102. È intitolato:
La | Galleria | Dell. 111 ustriss. E. Reverendis. | Signor.
Scipione | Cardinale. Borghese | Cantata : Da. Scipione
Francucci | . La dedica è datata: « Il dì xvi . di
luglio . M . d . c . x . in ». È un volume di c. 300 non
numerate, in 40. È composto di 8 canti e di stanze 560.
Dal fratello del Francucci, Don Felice, il poema venne
pubblicato ad Arezzo nel 1647. Anche la stampa è dive-
nuta assai rara. E se la ho potuta consultare debbo ciò
 
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