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LIONELLO VENTURI
letteratura speciale relativa alla galleria Borghese è limitata e perciò facile a conoscere, non
si deve dimenticare che quasi tutte le storie di artisti antiche e moderne, quasi tutte le
guide di Roma e d’Italia accennano ai quadri che si trovano nella Villa Pinciana sin dal 1891,
anno in cui avvenne la fusione- della collezione già ivi esistente con quella del Palazzo
Borghese di Campo Marzio.
Perciò io sono ben lontano non solo dall’aver tutto sfruttato ma anche semplicemente
dall’aver conosciuto tutto. E le note che seguiranno non pretendono nè a compiutezza nè
a giudizio definitivo. Esse riguardano pochi quadri, e hanno il solo merito di portare ele-
menti nuovi alla risoluzione di alcune questioni.
* * *
Il principe Don Alfonso Doria ha recentemente dimostrato, acquistando un ritratto di
Andrea Doria eseguito da Sebastiano del Piombo, che il Bronzino comprendeva Sebastiano,
tra i molti artisti cui s’ispirava; poiché il quadro del Bronzino conservato a Brera (n. 565)
non altro è se non una copia del ritratto ora ricuperato di Andrea Doria. Nella galleria
al comm. Gamurrini, cui manifesto la mia riconoscenza.
Le descrizioni del Francucci sono in -parte fantastiche;
non così le notizie di cui le buone fonti sono accertate
nell’avviso al lettore : « Nel celebrare gli Artefici, non
fidandomi del mio parere, mi sono rapportato al testi-
monio delle Istorie, a i gridi della Fama, et al giuditio
deeli intendenti dell’Arte. Non mi ha dettato mai le pa-
role alcuna partialità d’affetto ; se non forse compiacen-
domi per naturale inclinatione più della maniera di
questo, che di quello, mi son facilmente persuaso che
più questo, che quello di maggior laude sia merite-
vole ». Non mancano altri poemi relativi alla galleria ;
e ho consultato quelli del Leporeo e del Brigentio,
senza poterne trarre profitto per ora.
LIONELLO VENTURI
letteratura speciale relativa alla galleria Borghese è limitata e perciò facile a conoscere, non
si deve dimenticare che quasi tutte le storie di artisti antiche e moderne, quasi tutte le
guide di Roma e d’Italia accennano ai quadri che si trovano nella Villa Pinciana sin dal 1891,
anno in cui avvenne la fusione- della collezione già ivi esistente con quella del Palazzo
Borghese di Campo Marzio.
Perciò io sono ben lontano non solo dall’aver tutto sfruttato ma anche semplicemente
dall’aver conosciuto tutto. E le note che seguiranno non pretendono nè a compiutezza nè
a giudizio definitivo. Esse riguardano pochi quadri, e hanno il solo merito di portare ele-
menti nuovi alla risoluzione di alcune questioni.
* * *
Il principe Don Alfonso Doria ha recentemente dimostrato, acquistando un ritratto di
Andrea Doria eseguito da Sebastiano del Piombo, che il Bronzino comprendeva Sebastiano,
tra i molti artisti cui s’ispirava; poiché il quadro del Bronzino conservato a Brera (n. 565)
non altro è se non una copia del ritratto ora ricuperato di Andrea Doria. Nella galleria
al comm. Gamurrini, cui manifesto la mia riconoscenza.
Le descrizioni del Francucci sono in -parte fantastiche;
non così le notizie di cui le buone fonti sono accertate
nell’avviso al lettore : « Nel celebrare gli Artefici, non
fidandomi del mio parere, mi sono rapportato al testi-
monio delle Istorie, a i gridi della Fama, et al giuditio
deeli intendenti dell’Arte. Non mi ha dettato mai le pa-
role alcuna partialità d’affetto ; se non forse compiacen-
domi per naturale inclinatione più della maniera di
questo, che di quello, mi son facilmente persuaso che
più questo, che quello di maggior laude sia merite-
vole ». Non mancano altri poemi relativi alla galleria ;
e ho consultato quelli del Leporeo e del Brigentio,
senza poterne trarre profitto per ora.