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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 12.1909

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Fasc. 3
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Venturi, Adolfo: Studii sull'arte umbra del '400
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https://doi.org/10.11588/diglit.24137#0229

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Fig. i — Giovanni Boccati da Camerino: Madonna della Pergola.

Perugia, Galleria Civica

stesse in Girolamo Boccati, quantunque Girolamo, come bene dimostrò il Berenson (Ras-
segna d’'Arte, 1907) si congiunga anche all’arte settentrionale. Si confronti la Madonna di
Domenico di Bartolo nella galleria di Siena e l’altra di Girolamo di Giovanni Boccati pure di
Camerino, nella parrocchia di San Martino a Monte San Martino nelle Marche (fig. 2), eseguita
nell’anno 1472 ; 1 e si vedrà come siati rimaste in fondo all’arte di Boccati le reminiscenze di
Domenico di Bartolo. Si noti anche che di Giovanni Boccati, oltre l’ancona citata, sono altri tre
dipinti (nn. 19, 21, 24) nella pinacoteca perugina, ed una Pietà con la data del 1479, ne’ quali
è qualche analogia alle forme prime di lui, ma inoltre un senso d’ordine, una struttura più
determinata, una bellezza coloristica (ad eccezione del n. 24 che si approssima alla Madonna
del pergolato) che il quadro del 1447 non lascierebbe mai supporre nell’artista. Vedasi uno
dei tre quadri, quello della Vergine sotto una edicola tutta attorniata d’angeli (fig. 3); questi
ricordano subito un altro maestro senese, Lorenzo di Pietro il Vecchietta, e gli angioli
intorno all 'Assunta nel trittico della cattedrale di Pienza. Il senese che insegnò a
Benvenuto di Giovanni, a Francesco di Giorgio e a Neroccio non fu senz’influsso sul
pittore di quel quadro e negli altri due simili di fattura, tutti ascritti a Giovanni Boc-

1 Anche un altro quadro di Girolamo Boccati po- Opere ignorate di Giovanni Boccati (Ascoli-Piceno,
teva riconoscersi nella collezione Newin a Roma: è 1906) attribuì a quest’artista, indicandolo col numero 8
quello che B. Feliciangieli, nel suo ottimo scritto sulle del suo elenco,

STUDII SULL'ARTE UMBRA DEL ’qoo

mina, i Santi patroni ingenui infantili, gli Angioli, come piccole marionette dal collo lungo,
dalle boccuccie aperte, dai capelli a riccioli, tutti savi, obbedienti, composti a dovere. Nella
predella, nelle piccole figure rappresentanti VArresto, XAndata al Calvario, la Crocefissione,
le forme sono fatte come a fasci di paglia sui quali son collocate teste dai grandi occhi,
dai grandi zigomi, dalle piccole bocche. Evidentemente non conveniva per così poco cercare
influssi così grandi e così estesi. Che Domenico di Bartolo sia stato sufficiente a determi-
nare quelle forme di Giovanni Boccati si può anche vedere nella persistenza delle forme
 
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