MEMORIE DELLA CHIESA MEDIEVALE DI CIVITA LAVINIA
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che un discendente di questi abbia lavorato in Civita Lavinia; ma tali opinioni non hanno
altro valore che quello di semplici induzioni.
Il monumentale tabernacolo di marmo per l’eucaristia 1 compreso tra cortine di seta
attaccate alle due colonnine laterali, sulle quali poggiava un fregio di bassorilievi dorati (si
ergeva sull’altare), non sembra che si possa riferire allo scalpello di Drudo de Trivio, es-
sendo opera verisimilmente del sec. XV.
Come pure a questo tempo deve ripetersi la custodia degli olii sacri, facente parte di
quella scoltura decorativa anonima di una certa uniformità, quantunque di lavoro sottile e
di piacevole effetto, che si riannoda a Mino da Fiesole ed a Giovanni Dalmata.
Si trova nella cappella del Crocifisso, di fronte alla tomba dei Colonna,2 mancante
delle colonnine laterali e del fregio inferiore, e barbaramente verniciata. In genere è lavoro
Fig. 4 - Mezzi leoni in Piazza del Commercio. - (Fot. F. Frediani)
di uno di quegli abili mestieranti, che trovata una formula la ripetevano, con poche va-
rianti o nessuna, come può vedersi per il caso nostro nell’altro consimile, per le dimen-
sioni e il motivo di decorazione, ma intero, il quale trovasi nella chiesa di S. Michele Ar-
cangelo in Velletri e che offre la leggenda : M • IORIO * F • FIERI • MCCCCLXIIII ME(nse)
IVNII. Confrontato però con quello di Civita Lavinia rivela una mano meno esperta nello
incidere, sebbene sia certa la loro contemporaneità.
Ancora un bel ricordo della chiesa medievale è la pittura su legno del Salvatore ; un
rettangolo di m. i per 0.50, che in origine sembra essere stato il centro di un trittico
(fig. 5). Vi è sovrapposta la cornice in rilievo, formante in alto un’ogiva molto schiac-
1 « S. Visit. anni 1659 » « De altari maiori ».« ...Ta-
« bernaculum collocatimi inter duas marmoreas colum-
« nas velo serico elaborato contectas et inhaerent a
« parte superiori tabulae marmoreae elaboratae cum
•i sculpturis et imaginibus ab ipsa tabula marmorea
« elevatis, et in ipsius summitate adsunt ornamenta
« pariter marmorea cum suis cornicibus pariter elabo-
« ratis et deauratis ».
2 Cfr. A. Galieti, La tomba di Prosperetto Co-
lonna in Civita Lavinia in Arch. della R. Soc. rom.
di stor. patr., XXXI, 213, n. 2.
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che un discendente di questi abbia lavorato in Civita Lavinia; ma tali opinioni non hanno
altro valore che quello di semplici induzioni.
Il monumentale tabernacolo di marmo per l’eucaristia 1 compreso tra cortine di seta
attaccate alle due colonnine laterali, sulle quali poggiava un fregio di bassorilievi dorati (si
ergeva sull’altare), non sembra che si possa riferire allo scalpello di Drudo de Trivio, es-
sendo opera verisimilmente del sec. XV.
Come pure a questo tempo deve ripetersi la custodia degli olii sacri, facente parte di
quella scoltura decorativa anonima di una certa uniformità, quantunque di lavoro sottile e
di piacevole effetto, che si riannoda a Mino da Fiesole ed a Giovanni Dalmata.
Si trova nella cappella del Crocifisso, di fronte alla tomba dei Colonna,2 mancante
delle colonnine laterali e del fregio inferiore, e barbaramente verniciata. In genere è lavoro
Fig. 4 - Mezzi leoni in Piazza del Commercio. - (Fot. F. Frediani)
di uno di quegli abili mestieranti, che trovata una formula la ripetevano, con poche va-
rianti o nessuna, come può vedersi per il caso nostro nell’altro consimile, per le dimen-
sioni e il motivo di decorazione, ma intero, il quale trovasi nella chiesa di S. Michele Ar-
cangelo in Velletri e che offre la leggenda : M • IORIO * F • FIERI • MCCCCLXIIII ME(nse)
IVNII. Confrontato però con quello di Civita Lavinia rivela una mano meno esperta nello
incidere, sebbene sia certa la loro contemporaneità.
Ancora un bel ricordo della chiesa medievale è la pittura su legno del Salvatore ; un
rettangolo di m. i per 0.50, che in origine sembra essere stato il centro di un trittico
(fig. 5). Vi è sovrapposta la cornice in rilievo, formante in alto un’ogiva molto schiac-
1 « S. Visit. anni 1659 » « De altari maiori ».« ...Ta-
« bernaculum collocatimi inter duas marmoreas colum-
« nas velo serico elaborato contectas et inhaerent a
« parte superiori tabulae marmoreae elaboratae cum
•i sculpturis et imaginibus ab ipsa tabula marmorea
« elevatis, et in ipsius summitate adsunt ornamenta
« pariter marmorea cum suis cornicibus pariter elabo-
« ratis et deauratis ».
2 Cfr. A. Galieti, La tomba di Prosperetto Co-
lonna in Civita Lavinia in Arch. della R. Soc. rom.
di stor. patr., XXXI, 213, n. 2.