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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 12.1909

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Fasc. 6
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Corrieri
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https://doi.org/10.11588/diglit.24137#0509

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CORRIERI

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naghi, il quale ha esaminato le condizioni delle ta-
vole, possa rimediare in qualche modo ai danni.

Dipinti di L. Brea e della sua scuola esistenti
in più luoghi della Riviera di Ponente saranno fra
breve restaurati con criteri intieramente oggettivi,
senza ritocchi : non si provvederà che a rinsaldarne
il colore. Si è intanto già riparato alle tristi condizioni
del polittico della chiesa di San Giorgio a Montalto
ligure, una delle ultime opere del Maestro che portò
in Liguria le forme artistiche, non senza influenze
fiamminghe, che fiorivano in Provenza. E al pittore
della nostra terra speriamo di potere dedicare in questo
periodico un lungo studio.

Pietro Toesca.

Notizie di Lombardia.

Il campanile della chiesa di San Pietro a Teglio
in Valtellina. — Alla rassegna di «vecchi campanili
sul lago di Como» fatta da Giuseppe Gerola nel fa-
scicolo precedente di questo periodico (a pagina 359
e seguenti) mi sia concesso di aggiungere la riprodu-

zione di un altro vecchio campanile assai interessante
e che pare si regga ancora per miracolo (v. figura 1).
Si tratta del campanile della antica e primiera chiesa par-
rocchiale di Teglio, l’antico capoluogo della Valtellina.
Questa chiesetta oggi abbandonata (l’attuale gran chiesa
parrocchiale dev’essere stata principiata non prima
della fine del xv secolo) consta di una sola navata ter-
minata da un’abside bassa, adorna all’esterno di lesene
che interrompono la serie degli archetti pensili. Carat-
teristica è l’ampiezza dell’interno di quest’abside e la
sua larga e quasi poderosa mezza tazza, che inducono
a ritenerla costruzione per lo meno del xn secolo. Tale
pure si presenta il grazioso e svelto campanile che
corrisponde ai tipi descritti dal Gerola: la parte infe-

riore ha aperture a semplici feritoie mentre nei piani
superiori le aperture sono bifore. Queste appaiono come
incassate fra la larga muratura circostante e coronate
ciascuna dalla rispettiva serie di archetti pensili, e ven-
gon divise da una svelta colonnina che sorregge il
capitello a foggia di lunga mensola ; gli archi sono leg-
germente sopralzati. Il tetto a tenda ha forma alquanto
piramidale.

Una statua in legno rappresentante San Paolo (veg-
gasi la riproduzione 2) è l’unica opera d’arte che ri-
manga nell’interno della chiesa. È alta m. 0.90 e con-
serva ancora la sua antica coloritura: la carnagione di
color naturale, la capigliatura e la barba di tinta bruno
scura, il manto azzurro-nerastro e la fodera rosso-cre-
mesi, la veste dorata e la fodera azzurra, la fascia attorno
al corpo rosso-cremesi ; la rilegatura del libro nero ed
oro. Lo stile tedesco del xv secolo, quale lo seguivano
gli artisti svizzeri, la vicinanza del Cantone dei Grigioni
ed il periodo storico di dipendenza della Valtellina dai
Grigioni stessi spiegano la presenza di quest’opera a
Teglio. A questa statua si riconnette una storiella.
Pare che la statua di San Pietro che le faceva riscontro,

sia quella che oggi trovasi nella parrocchiale della
Aprica, dalla parte opposta della valle, e che una notte
i montanari dell’Aprica sarebbero venuti a prendersela
e portarsela via senza tanti complimenti.

I nuovi acquisti della Pinacoteca di Brera. —
È arrivata e già trovasi nella sala dei pittori romagnoli
la gran pala di Girolamo Marchesi da Cotignola, di
cui «l’Arte» ha testé annunciato l’acquisto fattone a
Londra nella scorsa primavera dal nuovo direttore, il
dott. Ettore Modigliani.

In questa gran pala centinata, vediamo in alto il
Padre Eterno emergente da una gloria di Angioli, nel
mezzo la Vergine assunta e nel basso : a sinistra un
Santo Vescovo e Santa Caterina d'Alessandria senza

L’Arte, XII, 59.
 
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