CORRIERI
467
Notizie della Sicilia.
un busto di Santo vescovo del Piazzetta di una
tonalità vigorosa, di vibrante effetto di luce e di ottima,
perfetta conservazione ;
un paesaggio firmato, di Jakob Savery, 1591, tratte-
nuto all’atto della richiesta della licenza per l’espor-
tazione all’estero: il paesaggio è montuoso nello sfondo,
nel piano dì mezzo ha folti alberi presso i quali si sten-
dono prati di un bel verde che ispira pace, mentre
scorre un torrente che forma castate e va a lambire
un vecchio castello; sul dinanzi altre praterie con
figurine, tra queste distinguiamo prima a destra quelle
raggruppate che formano la storia di Tobiolo, il quale
seguendo il suggerimento dell’Angelo ha pescato il
pesce nel torrente, poi a sinistra lo stesso gruppo se-
guito dal cagnolino che s’avvia a ritornare alla casa
di Tobia.
Anche le due tavolette di Luca Cranach (la Ma-
donna col Bambino, San Giovanni Battista) ed il ri-
tratto in busto di gentiluomo della Rosalba Carriera,
teste comprate dal Museo Poldi Pezzoli, erano state
segnalate dal dott. Modigliani.
Milano, dicembre 1909. GIULIO CAROTTI.
La chiesa e il convento di Santa Maria di Gesù
in Modica. — Sulla Modica alta, in sito pittoresco,
sorgono gli avanzi della chiesa di Santa Maria di
Gesù (fig. 1), conosciuta oggi col nome di chiesa del
Carcere con l’ex convento annesso già dei Minori Os-
servanti, e da tempo destinato, davvero disgraziata-
mente, a carcere giudiziario.
Nelle cronache locali è nota l’importanza del pio
istituto fondato in su lo scorcio del sec. xv (verso il
1478 secondo Vito Amico in Lexi-
con topographicum siciliani) da Anna
di Cabrerà discendente diretta
dal celebre Bernardo di Cabrerà,
grande Ammiraglio di Sicilia, e
moglie di Federico Enriquez. Ella
fu padrona della Contea di Modica,
che già appartenne ai Chiaramonte,
fin_dalji437, essendo morto in mi-
nore età il fratello Giovanni, e per
tale ricco possedimento suscitò le
cupidigie di molti principi di regio
sangue chej la chiesero in isposa ;
ma la scelta finalmente cadde, e
per volere del re Giovanni, su Fe-
derico Enriquez, grande Ammira-
glio di Aragona.
La fabbrica in molti punti pre-
senta ancora la sua compagine
originaria, eccetto la chiesa che
ebbe a subire, attraverso i secoli,
Fig. 1. — Modica: Chiesa di S. Maria di Gesù.
(Fot. E. Moltese).
due cappelle laterali e la facciata con elegantissimo
portale in calcare, sormontato da una costruzione ag-
giunta nel 1555, data che si legge nel collaretto della
finesLa di forma circolare Anche dello stesso sec. xvi
Fig. 2, — Modica: S. Maria di Gesù, Il Chiostro. (Fot. E. Moltese).
modifiche nell’interno, specialmente dopo il disastroso
terremoto del 1693 che cagionò il crollo del tetto.
Ma di essa rimangono intatte, per buona ventura, le
467
Notizie della Sicilia.
un busto di Santo vescovo del Piazzetta di una
tonalità vigorosa, di vibrante effetto di luce e di ottima,
perfetta conservazione ;
un paesaggio firmato, di Jakob Savery, 1591, tratte-
nuto all’atto della richiesta della licenza per l’espor-
tazione all’estero: il paesaggio è montuoso nello sfondo,
nel piano dì mezzo ha folti alberi presso i quali si sten-
dono prati di un bel verde che ispira pace, mentre
scorre un torrente che forma castate e va a lambire
un vecchio castello; sul dinanzi altre praterie con
figurine, tra queste distinguiamo prima a destra quelle
raggruppate che formano la storia di Tobiolo, il quale
seguendo il suggerimento dell’Angelo ha pescato il
pesce nel torrente, poi a sinistra lo stesso gruppo se-
guito dal cagnolino che s’avvia a ritornare alla casa
di Tobia.
Anche le due tavolette di Luca Cranach (la Ma-
donna col Bambino, San Giovanni Battista) ed il ri-
tratto in busto di gentiluomo della Rosalba Carriera,
teste comprate dal Museo Poldi Pezzoli, erano state
segnalate dal dott. Modigliani.
Milano, dicembre 1909. GIULIO CAROTTI.
La chiesa e il convento di Santa Maria di Gesù
in Modica. — Sulla Modica alta, in sito pittoresco,
sorgono gli avanzi della chiesa di Santa Maria di
Gesù (fig. 1), conosciuta oggi col nome di chiesa del
Carcere con l’ex convento annesso già dei Minori Os-
servanti, e da tempo destinato, davvero disgraziata-
mente, a carcere giudiziario.
Nelle cronache locali è nota l’importanza del pio
istituto fondato in su lo scorcio del sec. xv (verso il
1478 secondo Vito Amico in Lexi-
con topographicum siciliani) da Anna
di Cabrerà discendente diretta
dal celebre Bernardo di Cabrerà,
grande Ammiraglio di Sicilia, e
moglie di Federico Enriquez. Ella
fu padrona della Contea di Modica,
che già appartenne ai Chiaramonte,
fin_dalji437, essendo morto in mi-
nore età il fratello Giovanni, e per
tale ricco possedimento suscitò le
cupidigie di molti principi di regio
sangue chej la chiesero in isposa ;
ma la scelta finalmente cadde, e
per volere del re Giovanni, su Fe-
derico Enriquez, grande Ammira-
glio di Aragona.
La fabbrica in molti punti pre-
senta ancora la sua compagine
originaria, eccetto la chiesa che
ebbe a subire, attraverso i secoli,
Fig. 1. — Modica: Chiesa di S. Maria di Gesù.
(Fot. E. Moltese).
due cappelle laterali e la facciata con elegantissimo
portale in calcare, sormontato da una costruzione ag-
giunta nel 1555, data che si legge nel collaretto della
finesLa di forma circolare Anche dello stesso sec. xvi
Fig. 2, — Modica: S. Maria di Gesù, Il Chiostro. (Fot. E. Moltese).
modifiche nell’interno, specialmente dopo il disastroso
terremoto del 1693 che cagionò il crollo del tetto.
Ma di essa rimangono intatte, per buona ventura, le