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ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
Governo era senza dubbio quello di pubblicarle, ma i sur-
venuti cangiamenti politici ne lo distolsero. Codest' impresa
io m'accingo pertanto a compiere oggidì in parte, ne cre-
dasi che ai giorni nostri ne sia venuta meno l'importanza.
Invero, per quanto in grazia del progresso de'tempi, siasi
meglio svolto e propagato il gusto e il rispetto alle cose an-
tiche, come ne fanno fede le erudite monografie pubblicatesi
in questi ultimi anni, ed i ristauri, che s'operano qua e là in
accordo al buon gusto ed allo stile del rinascimento, duole
però che poco o nulla se n'abbia riguardo alle iscrizioni, ed
anche ai dipinti, profanatisi in modo orrendo da molti di co-
loro stessi che avrebbero agevolmente potuto impedire sinatto
vandalismo negli edifizii o stabilimenti da loro dipendenti.
Questa è la ragione che m'indusse a sobbarcarmi, nelle
ore d'ozio, a tal lavoro, nell'intento di salvare in qualche
modo dalla dispersione (che un giorno o l'altro può loro
toccare, come già è avvenuto di alcune di quelle istesse che
fanno parte dell'indicata raccolta), le molte iscrizioni esistenti
nelle nostre chiese, ne'nostri istituti e palazzi, sicuro di
porgere qualche sussidio alla storia ed alla biografia patria.
Accoltosi il mio disegno dalla benemerita Società torinese
d'archeologia nella sua adunanza del i maggio 1875, io in-
traprenderò la pubblicazione di codesto lavoro, avvertendo
che, per conformarmi a quanto venne stabilito in detta con-
grega, limiterommi a pubblicare le epigrafi, le cui date non
eccedano la metà del secolo XVIII, tenendo l'ordine alfa-
betico, che mi sembra il più acconcio e spiccio. Esso sarà
distinto in tre parti; la prima comprenderà le epigrafi delle
chiese; la seconda quelle degli istituti pii, e la terza le epi-
grafi de' palazzi.
ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
Governo era senza dubbio quello di pubblicarle, ma i sur-
venuti cangiamenti politici ne lo distolsero. Codest' impresa
io m'accingo pertanto a compiere oggidì in parte, ne cre-
dasi che ai giorni nostri ne sia venuta meno l'importanza.
Invero, per quanto in grazia del progresso de'tempi, siasi
meglio svolto e propagato il gusto e il rispetto alle cose an-
tiche, come ne fanno fede le erudite monografie pubblicatesi
in questi ultimi anni, ed i ristauri, che s'operano qua e là in
accordo al buon gusto ed allo stile del rinascimento, duole
però che poco o nulla se n'abbia riguardo alle iscrizioni, ed
anche ai dipinti, profanatisi in modo orrendo da molti di co-
loro stessi che avrebbero agevolmente potuto impedire sinatto
vandalismo negli edifizii o stabilimenti da loro dipendenti.
Questa è la ragione che m'indusse a sobbarcarmi, nelle
ore d'ozio, a tal lavoro, nell'intento di salvare in qualche
modo dalla dispersione (che un giorno o l'altro può loro
toccare, come già è avvenuto di alcune di quelle istesse che
fanno parte dell'indicata raccolta), le molte iscrizioni esistenti
nelle nostre chiese, ne'nostri istituti e palazzi, sicuro di
porgere qualche sussidio alla storia ed alla biografia patria.
Accoltosi il mio disegno dalla benemerita Società torinese
d'archeologia nella sua adunanza del i maggio 1875, io in-
traprenderò la pubblicazione di codesto lavoro, avvertendo
che, per conformarmi a quanto venne stabilito in detta con-
grega, limiterommi a pubblicare le epigrafi, le cui date non
eccedano la metà del secolo XVIII, tenendo l'ordine alfa-
betico, che mi sembra il più acconcio e spiccio. Esso sarà
distinto in tre parti; la prima comprenderà le epigrafi delle
chiese; la seconda quelle degli istituti pii, e la terza le epi-
grafi de' palazzi.