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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 2.1878

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Claretta, Gaudenzio: I marmi scritti di Torino e Suburbio dai bassi tempi alla metà del secolo XVIII, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.11247#0112

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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO

V

BASILICA MAGISTRALE DEI SS. MAURIZIO E LAZZARO

Anticamente questa chiesa era parrocchiale, ed intitolata
a S. Paolo, come da memorie dello stesso secolo XIII. Ve-
nuta meno per angustia, vi sottentrò la confraternita di
S. Croce, che era la più antica di Torino, e nel secolo XVI
aggregata all'arciconfraternita del Gonfalone di Roma (i).
Vittorio Amedeo II poi, volendo che la milizia equestre dei
Ss. Maurizio e Lazzaro avesse anco una chiesa che fosse
capo d'Ordine, valendosi dell'assolutismo che regolò molte
delle sue azioni, invece di trattar colla confreria di cedergli
la sua chiesa, obbligolla anche in vita a dismetterla, e con
lettera del 15 febbraio 1729 la costituì basilica dell'Ordine,
come lo è ancor oggidì. Ricostrutta nel 1679 sui disegni del
Lanfranchi, che l'adornò della cupola ardita e svelta che vi
si ammira: fu in questi ultimi anni decorata della facciata
in pietra sui disegni dell'architetto Mosca.

Hannovi dipinti di Francesco Meiler, di Mattia Fra'nce-
schini, del Milanese Scotti, di Sebastiano Taricco, e del
Bianchi.

Sebben possa sembrare che qual chiesa, capo dell'Ordine
così riguardevole ne'tempi scorsi, debba contenere epigrafi
di qualche momento, tuttavia quelle che vi sono hanno lieve
importanza, ma spero che i lettori ne saranno poi abbon-
dantemente compensati da quelle di altre chiese che si pub-
blicheranno a mano a mano che l'ordine, qual regola questo
lavoro, sarà per consentirlo.

(1) Cibrario, Storia di Torino, t. II.
 
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