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Bertolotti, Antonino: Artisti subalpini in Roma nei secoli XV, XVI e XVII, [2]: appendice
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ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
Nel su citato registro del controllore Martina sono regi-
strati i seguenti musici di S. A. Sabauda: D. Antonio Varru,
musico di camera, Gio. Antonio Troyano, musico di cap-
pella, Sigismondo d'India, capo della musica di S. A. R.,
Laudelio Vignati, musico di camera.
E qui fo punto, contento di aver portato altro contingente
alla storia de'nostri artisti, i quali, per esser vissuti lungi
dalla loro patria, nulla o pochissimo di loro si sapeva fin ora.
In fatto prima d'intraprendere questo secondo lavoro volli
prender nota di tutti gli artisti piemontesi e savoiardi rac-
colti dal Vernazza (i). De Giorgi, Bucheron, Rovere, Du-
four ecc.; ma debbo confessare che fu fatica sprecata. Non
uno del mio raccolto trovasi segnato nelle loro opere, benché
quelle del Vernazza e del Dufour siano frutto di ricerche
archivistiche diligentissime.
Abbandonarono i nostri artisti il loco natio ben giovani,
vivendo, operando e morendo poi lungi da esso. Sarebbero
rimasti forse per secoli od anche per sempre nell'obblio, se
la carità patria, e l'amor grande agli studi non mi avessero
spinto a compiere minutissime e faticose investigazioni per
trarli in luce.
A. BERTOLOTTI.
(i) Devo alla gentilezza del cav. Vincenzo Promis Bibliotecario reale
la visione delle schede manoscritte del Vernazza e di parecchi inven-
tari di oggetti d'arte già appartenuti alla reale Casa.
ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
Nel su citato registro del controllore Martina sono regi-
strati i seguenti musici di S. A. Sabauda: D. Antonio Varru,
musico di camera, Gio. Antonio Troyano, musico di cap-
pella, Sigismondo d'India, capo della musica di S. A. R.,
Laudelio Vignati, musico di camera.
E qui fo punto, contento di aver portato altro contingente
alla storia de'nostri artisti, i quali, per esser vissuti lungi
dalla loro patria, nulla o pochissimo di loro si sapeva fin ora.
In fatto prima d'intraprendere questo secondo lavoro volli
prender nota di tutti gli artisti piemontesi e savoiardi rac-
colti dal Vernazza (i). De Giorgi, Bucheron, Rovere, Du-
four ecc.; ma debbo confessare che fu fatica sprecata. Non
uno del mio raccolto trovasi segnato nelle loro opere, benché
quelle del Vernazza e del Dufour siano frutto di ricerche
archivistiche diligentissime.
Abbandonarono i nostri artisti il loco natio ben giovani,
vivendo, operando e morendo poi lungi da esso. Sarebbero
rimasti forse per secoli od anche per sempre nell'obblio, se
la carità patria, e l'amor grande agli studi non mi avessero
spinto a compiere minutissime e faticose investigazioni per
trarli in luce.
A. BERTOLOTTI.
(i) Devo alla gentilezza del cav. Vincenzo Promis Bibliotecario reale
la visione delle schede manoscritte del Vernazza e di parecchi inven-
tari di oggetti d'arte già appartenuti alla reale Casa.