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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 2.1878

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Biscarra, C. F.: Studio preparatorio per un elenco degli edifici e monumenti nazionali del Piemonte
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https://doi.org/10.11588/diglit.11247#0278

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EDIFICII E MONUMENTI NAZIONALI DEL PIEMONTE 257

per lo innanzi, e assai spesso trascurato con grave danno
dell'arte e del culto delle preziose antichità. — E tuttavia
ignoto il criterio complessivo, che ne ha potuto risultare,
perchè forse appoggiato piuttosto sulle orme già note che
non sulle investigazioni più recenti, ragione per cui si ravvisa
tuttora incompleto, almeno per la provincia di Torino,
l'elenco stato redatto di recente dal Ministero.

La Società di Archeologia e Belle Arti instituita in Torino
nel 1874, posta in avvertenza intorno al lavoro compilato
fin dal 1871 in seno della R. Accademia Albertina per
mezzo di chi redige questi cenni, sollecitava ed otteneva dal
benemerito Presidente della medesima la communicazione
di quelle tavole o specchi sinottici, previa adesione del Mi-
nistro della Pubblica Istruzione (Ruggero Bonghi), il quale
con nota 7 agosto 1875 si esprimeva a tale riguardo preci-
samente in questi termini: « Io non ho nessuna difficoltà a
« che si dia comunicazione alla Società di Archeologia e
« Belle Arti del pregevole lavoro fatto nel 1870 dalla Com-
« missione pei monumenti nazionali esistenti nel Piemonte;
« anzi io vedo volentieri che sorgano società private per
« la conservazione dei monumenti, le quali possono dare
« validi aiuti e consigli al Governo in questa difficilissima
« faccenda ».

Non è tuttavolta fuor d'opportunità il riferire i criterii,
che guidarono la Commissione torinese nelle indagini fatte
sui monumenti da essa citati, le opinioni emesse in ordine
alla illustrazione dei medesimi mercè pubblicazioni grafiche
e descrittive dei più rimarchevoli, tanto per pregio d'arte
quanto per storica antichità, e quali siensi accennati i mezzi
a preferirsi per portare in atto tale utile proponimento.

Preoccupandosi la Commissione della scarsità appo noi
di editori animosi, che al pari degli stranieri si attentino
ad imprendere lavori di simile importanza con vera serietà,

17 — IL
 
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