258 ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
ne dissimulandosi altresì l'indifferenza del pubblico poco
atta ad alimentare ed incoraggiare opere di polso e di vasta
mole, dove si richiede non lieve dispendio, e vuoisi accu-
ratezza tutta speciale di lavori, emetteva caldi voti affinchè
il Governo stabilisse per ogni Commissione d'arti e d'an-
tichità delle varie provincie una determinata somma annua
a tale oggetto, fissando per la stampa del testo e delle tavole
illustrative un modulo uniforme. Ciò varrebbe a conservare
la memoria de' monumenti ed oggetti preziosi prima che
questi soggiacciano ad ulteriore deperimento, ed a richia-
marvi l'interesse del pubblico colto, e dei dotti gelosi con-
servatori delle patrie tradizioni. Allorché una puntata si
pubblicasse al termine di ogni anno per cura di ciascuna
delle provincie italiane, potrebbe raccogliersi annualmente
un grosso volume assai interessante di parecchi fascicoli
forniti simultaneamente dalle regioni diverse. In breve pe-
riodo di tempo, in un paio di lustri, si avvantaggerebbe
d'assai l'interesse storico, si porgerebbe efficace alimento ai
buoni studi, e l'opera adunata col concorso collettivo sti-
molato da lodevole emulazione varrebbe non poco a riem-
piere una lacuna esistente tuttora in Italia d'opere di riguardo
di simil fatta, che spesso ci tocca con rossore il dover invi-
diare ai Tedeschi, ai Francesi, agli Inglesi, i quali scendono
d'ogni parte a sfruttare sul nostro terreno istesso incalco-
labili tesori.
Accennava utile a proposito di pitture murali antiche
non conosciute ancora, delle quali la nostra penisola ab-
bonda, mettere in pratica il metodo dei lucidi, da eseguirsi
con tutta fedeltà sugli originali, da ridursi poi col mezzo
della fotografia in una data proporzione a convenirsi per
la pubblicazione, incidersi poscia od eseguirsi in litografia
a contorni con massima cura per la riproduzione esatta del
carattere dell'originale, e ciò sia per quanto riguarda le
ne dissimulandosi altresì l'indifferenza del pubblico poco
atta ad alimentare ed incoraggiare opere di polso e di vasta
mole, dove si richiede non lieve dispendio, e vuoisi accu-
ratezza tutta speciale di lavori, emetteva caldi voti affinchè
il Governo stabilisse per ogni Commissione d'arti e d'an-
tichità delle varie provincie una determinata somma annua
a tale oggetto, fissando per la stampa del testo e delle tavole
illustrative un modulo uniforme. Ciò varrebbe a conservare
la memoria de' monumenti ed oggetti preziosi prima che
questi soggiacciano ad ulteriore deperimento, ed a richia-
marvi l'interesse del pubblico colto, e dei dotti gelosi con-
servatori delle patrie tradizioni. Allorché una puntata si
pubblicasse al termine di ogni anno per cura di ciascuna
delle provincie italiane, potrebbe raccogliersi annualmente
un grosso volume assai interessante di parecchi fascicoli
forniti simultaneamente dalle regioni diverse. In breve pe-
riodo di tempo, in un paio di lustri, si avvantaggerebbe
d'assai l'interesse storico, si porgerebbe efficace alimento ai
buoni studi, e l'opera adunata col concorso collettivo sti-
molato da lodevole emulazione varrebbe non poco a riem-
piere una lacuna esistente tuttora in Italia d'opere di riguardo
di simil fatta, che spesso ci tocca con rossore il dover invi-
diare ai Tedeschi, ai Francesi, agli Inglesi, i quali scendono
d'ogni parte a sfruttare sul nostro terreno istesso incalco-
labili tesori.
Accennava utile a proposito di pitture murali antiche
non conosciute ancora, delle quali la nostra penisola ab-
bonda, mettere in pratica il metodo dei lucidi, da eseguirsi
con tutta fedeltà sugli originali, da ridursi poi col mezzo
della fotografia in una data proporzione a convenirsi per
la pubblicazione, incidersi poscia od eseguirsi in litografia
a contorni con massima cura per la riproduzione esatta del
carattere dell'originale, e ciò sia per quanto riguarda le