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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 2.1878

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Ferrero, Ermanno: Tre statuette di bronzo del Museo di Torino
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https://doi.org/10.11588/diglit.11247#0364

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342

ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI

con ragione supporre siano stati rinvenuti nella nostra con-
trada e portati nel Museo di antichità in tempi, in cui
presso di noi nessuna importanza concedevasi al notare a
ciascun monumento il luogo dello scoprimento, onde niuna
indicazione intorno ad esso ci somministrano i vecchi cata-
loghi, nei quali anzi i monumenti sono così imperfettamente
descritti che sovente riesce impossibile il determinare di
quali di essi trattisi nei singoli articoli (i).

Incominciai il mio lavoro intorno al catalogo con la de-
scrizione dei bronzi, e pertanto tre di essi rappresentanti
divinità pubblico in questo quaderno. La serie dei bronzi
(statuette, busti, ornamenti della persona, utensili, ecc.) non
può certamente competere con le ricche collezioni dei prin-
cipali musei d'Europa. Nondimeno, appunto perchè non
è doviziosa la raccolta, quelli che per pregio artistico o
per altra cagione sono di qualche importanza, meritano
di essere conosciuti non solo per mezzo della semplice de-
scrizione di un catalogo, ma anche per mezzo di tavole,
ove ne sia dato il disegno.

Fra i bronzi del Museo torinese il primo posto spetta per
la singolare maestria del lavoro e per l'ottima conservazione
a quelli provenienti dall'antica Industria, i quali si possono

(i) Veggasi l'Inventario delle statue, dei busti, bassirilievi ed altri
marmi della galleria del duca di Savoia (4 settembre 1Ó31) pubblicato
dal eh. Angelucci in questo secondo volume degli Atti della nostra
Società (p. 53-83). Sappiamo che parecchi monumenti del Museo pro-
vengono dalla collezione ducale; ma pochissimi soltanto si possono
determinare con la guida di questo inventario. Un inventario del Museo,
di cui si hanno due esemplari, l'uno compilato da Pietro Ignazio Ba-
racchi nel principio del secolo, l'altro fatto più tardi, fu recentemente
dato alla luce nel volume primo dei Documenti inediti per servire alla
storia dei Musei d'Italia (Firenze, 1878, p. 428-465) da copia inviata
dal eh. Fabretti alla Direzione generale dei musei e degli scavi di an-
tichità.
 
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