Bullettino di archeologia cristiana (2.Ser.2.1871)

DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

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tempi e massimamente nelle regioni orientali a sistema ed a
pratica universale ed in ispecie fatale ai monumenti di Eoma.
I quali nei secoli del trionfo cristiano poco danno soffrirono; ed
in quanto non furono distrutti dalla sciagurata vicenda di in-
cendi ostili e di terremoti violenti pervennero agli esordi del
medio evo assai più derubati che guasti, e derubati a gara dai
barbari e dai Bizantini. L'ignoranza, la miseria, l'anarchia del
medio evo furono cagione precipua di loro rovina. E molti mo-
numenti, che da religiosa consacrazione protetti durarono saldi
alla tempesta, caddero poi pagani e cristiani indistintamente per
la foga rinnovatrice dell'età appellata del rinascimento. L'incu-
ria degli uomini di questa moderna età fece perire la basilica
di G-iunio Basso conservata intatta dal papa Simplicio, e du-
rata quale egli la consacrò fino oltre alla metà del secolo XV.

Queste parole sono una semplice avvertenza finale, non pro-
posizione d' un discorso o di discussione perentoria del lungo
tema più volte da me toccato ed illustrato nella prima serie del
Bullettino.

Nel seguente fascicolo, secondo la promessa che sopra ho
fatto, dichiarerò la data e la storica decorazione della basilica
di Giunio Basso console ordinario.