Bullettino di archeologia cristiana (2.Ser.2.1871)

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BULLETTINO

parte del predetto portico dal volgo fu chiamato la puortica
deli Armeni : come imparo da un cronista romano del se-
colo XIV \ Che se la pia nazione degli Armeni volle posse-
dere un monastero ed un ospizio presso il sepolcro del prin-
cipe degli apostoli; non perciò è men vera la notizia testé ri-
velataci, che anche al luogo del martirio di s. Paolo essa deputò
custodi e cultori devoti. Alla chiara testimonianza delle iscri-
zioni tornate in luce nel 1868, aggiungo l'indizio che ne rac-
colgo dalla seguente descrizione fatta dal Panvinio del santuario
s. Pauli ad tres fontes - Prima capella altior tota pietà habet
fontem pulpito marmoreo tessellato ornalum: super fontem et
pulpitum ad quod per gradus ascenditur est altare : prope
fontis ostium est lapis litteris arabicis vel indianis : est tota
pietà. Secunda aedicula inferior est divisa, habet dv,as fontes
in altera parte cum alio altari super tertiam fontem; in alia
parte capellae sive aediculae est absis cum altari : absis in-
crustata e marmore est, vestibulum ante ambas aediculas par-
vum, inferior capella non est pietà !. Questo documento sod-
disfa un desiderio, che nel 1869 rimase inadempiuto; quello ,
cioè, d'una descrizione della forma , che ebbe il santuario ad
tres fontes prima della ricostruzione fattane dal cardinale Pie-
tro Aldobrandini alla fine del secolo XVI. Il Panvinio ci dice,
che presso la prima fonte si vedeva una pietra litteris arabicis
vel indianis. La scoperta sotto i nostri occhi avvenuta di tre
iscrizioni armene alle acque Salvie mi persuade, parimente ar-
mene essere state quelle lettere, che il Panvinio non seppe se
arabe fossero o indiane.

Della pietà dei pellegrini d'ogni nazione verso il santuario
delle acque Salvie un altro indizio è stato pur ora scoperto ,
contemporaneo alle predette epigrafi armene. Nei lavori che per

1 Muratori, Script, rer. Hai. T. Ili p. 268.

2 Cod. Vat. 6780 p. 71, b.