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DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

togliere 1' umidità vengono quivi facendo i benemeriti padri
Trappisti , si sono questi imbattuti in un piccolo gruppo di
monete d'argento di ottima conservazione. Sono tutti grossi tu-
rarmi, uno di Fiorenzo conte di Olanda, gli altri di Filippo il
Bello re di Francia. La riunione in quel luogo di siffatte mo-
nete straniere, tutte contemporanee, facilmente si spiega ricor-
dando le elemosine offerte dai fedeli d'ogni gente ai santua-
ri romani. Nel demolire il campanile della basilica di s. Paolo
fu rinvenuta una quantità grandissima di monete d' argento
di settanta e più zecche diverse d' Europa , tutte dei secoli
decimo e undecimo, tutte di regni e città cattoliche: prodotto
evidente di pie obblazioni venute da ogni parte della cri-
stianità Con questo insigne ricchissimo ripostiglio paragono
per il luogo del trovamento e per 1' origine straniera delle
monete i pochi grossi turonesi ritrovati alle acque Salvie.

Ma di maggiore importanza sono altri travamenti ; dei
quali ecco brevi cenni. Nel disfare il pavimento della sacre-
stia della chiesa di s. Anastasio i padri Trappisti hanno rin-
venuto molti frammenti di lapidi antiche; fra i quali parec-
chi di iscrizioni cristiane, ed i tre epitaffi interi o quasi in-
teri, che ho delineato nella tavola YI n. 4, 5, 6. Questi hanno
i caratteri distintivi della classe, che noi chiamiamo cimite-
riale, cioè delle pietre che furono adoprate a chiudere i lo-
culi intagliati nel tufa dentro i sotterranei cimiteri del nostro
suburbano. Sono incisi sopra lastrine marmoree sottili e di
poca altezza proporzionata a quella delle nicchie sepolcrali di-
sposte orizzontalmente per le pareti. La lunghezza poi d'una
di siffatte pietre (n. 6), che bastò sola a chiudere tutta l'aper-
tura, è quella appunto dei loculi cimiteriali. Sarà questo un

1 V. Corderò di s. Quintino , Monete del decimo e dell' undecimo se-
colo scoperte nei dintorni di Koma nel 1843 (nelle Mem. dell'accad. delle
scienze di Torino ser. II T. X): e Tavole di st. eccl. del Mozzoni conti-
nuate per cura di L. B. e G. G. sacerdoti Barnabiti, sec. XI p. 123 e nota 1.

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