Bullettino di archeologia cristiana (2.Ser.2.1871)

DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

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facciata collo sue fonestre e porte, che nelle tre navi sboccano,
sarà tutta necessariamente opera del medesimo tempo ed arti-
fìcio. Certo è che nella decorazioni delle finestre non apparisce
segno d' inserzione posteriore dei pezzi, nei quali sono scolpite
le croci. Altrettanto non vorrei affermare delle porte. I cui belli
fregi con le croci fiorite nel mezzo mi sembrano inseriti tra il
cornicione e l'architrave; i quali cogli stipiti adorni di cornici
sono uniformi. Per correggere il greve e sproporzionato effetto
di quell'inserzione, l'architetto immaginò due quasi mensole la-
terali di fasce curve , che dallo stipite sorgono a sostenere il
sopra elevato cornicione. Quelle fasce ora sono rotte; il loro in-
tero aspetto dovette essere piacevole ed elegante: il Serlio però
confessa, che non ha visto mai alcun che di simile in verun'al-
tra antica porta. La singolare forma delle due mensole è per
me anch'essa indizio della posteriore inserzione dei fregi cri-
stiani tra l'architrave ed il cornicione delle porte tolte all'an-
teriore edificio. Ciò però non diminuisce l'intrinseca bellezza e
finezza di quei fregi ; che ci inviteranno sempre ad attribuir
loro la massima possibile antichità. Esaminiamo adunque posa-
tamente il difficile ed importante problema.

§. IL

Confronto dei fregi architettonici cristiani
della basilica del Salvatore con quelli d'altre antiche chiese
di Spoleto e dei suoi dintorni.

Se i fregi predetti fossero soli o quasi soli del genere loro
in Spoleto, corno soli sono rispetto ai monumenti d'altri paesi,
saremmo assai al bujo nel definire, se i fatti e le osservazioni
sopra accennate bastino a modificare il giudizio della somma
antichità loro, fondato sugli artistici pregi della scultura e del-
l' ornato architettonico. Ma appena visitati colla mia saggia