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BOLLETTINO
Il costume persiano e l'atteggiamento di offerente il disco
a braccia distese e coperte dalla candys, a prima giunta, sem-
brano convenire ad uno dei magi nella scena dell'epifania. Laonde
si potrebbe supporre, che in tre simili lucerne sieno stati rap-
presentati i magi in ognuna uno, ed in una quarta la Vergine
col divino figliuolo sulle braccia ; come nei piccoli dischi di vetro
delle patene vitree i gruppi delle composizioni iconografiche erano
composti dalle singole figuratile collocate in serie aggruppando i
dischi l'uno presso l'altro Si Nè osterebbe il pesce, che giammai
appare dai magi offerto nella scena dell'epifania; ed in cotesta
scena male si accorda coli'arcano significato dell' IXOYZ. Il
pesce, essendo arcano geroglifico di Gesù Cristo, non dovrebbe
essere offerto a lui medesimo, sostituendolo nel luogo dell'oro o
dell'argento o della mirra. La difficoltà però non mi parrebbe
insuperabile. Talvolta uno dei magi è effigiato offerente sopra un
disco la mirra foggiata come colombe od altri uccelli 2. Se la
mirra potè essere impastata in guisa da effigiarvi colombe, imma-
gine notissima nell'iconografia simbolica cristiana, potè parimente
idearsi che con la mirra fosse impastata la figura del pesce allu-
dente al mistico significato deli'IXGYX; volendosi così figurata-
mente ricordare, che nella scena dell'epifania e nei doni dei magi
è adorato il figlio di Dio salvatore.
Ma un'altra difficoltà mi sembra più grave, e mi arresta.
In tutte le rappresentanze dei magi, delle quali abbiamo esempi
numerosissimi e di età. e regioni diverse nei monumenti cri-
stiani dei primi secoli3, il pileo acuminato ed incurvo è sempre
• caratteristico di quei personaggi. Viceversa la coma ficticia, che
vediamo in foggia al tutto identica sul capo della figura effigiata
nella lucerna e su quello d'una ancella vestita con pompa quasi
teatrale, non conviensi alla gravità e dignità dei magi. Laonde
1 % Bull. 1864 p. 90.
2 V. Bosio, Boma sott. p. 289 ; Garvucci, Arte cristi I p. 365.
3 V. Bayet, Bill, des écol. fr. d'Athìnes et de Rome I (a. 1876) p. 284 e segg.
BOLLETTINO
Il costume persiano e l'atteggiamento di offerente il disco
a braccia distese e coperte dalla candys, a prima giunta, sem-
brano convenire ad uno dei magi nella scena dell'epifania. Laonde
si potrebbe supporre, che in tre simili lucerne sieno stati rap-
presentati i magi in ognuna uno, ed in una quarta la Vergine
col divino figliuolo sulle braccia ; come nei piccoli dischi di vetro
delle patene vitree i gruppi delle composizioni iconografiche erano
composti dalle singole figuratile collocate in serie aggruppando i
dischi l'uno presso l'altro Si Nè osterebbe il pesce, che giammai
appare dai magi offerto nella scena dell'epifania; ed in cotesta
scena male si accorda coli'arcano significato dell' IXOYZ. Il
pesce, essendo arcano geroglifico di Gesù Cristo, non dovrebbe
essere offerto a lui medesimo, sostituendolo nel luogo dell'oro o
dell'argento o della mirra. La difficoltà però non mi parrebbe
insuperabile. Talvolta uno dei magi è effigiato offerente sopra un
disco la mirra foggiata come colombe od altri uccelli 2. Se la
mirra potè essere impastata in guisa da effigiarvi colombe, imma-
gine notissima nell'iconografia simbolica cristiana, potè parimente
idearsi che con la mirra fosse impastata la figura del pesce allu-
dente al mistico significato deli'IXGYX; volendosi così figurata-
mente ricordare, che nella scena dell'epifania e nei doni dei magi
è adorato il figlio di Dio salvatore.
Ma un'altra difficoltà mi sembra più grave, e mi arresta.
In tutte le rappresentanze dei magi, delle quali abbiamo esempi
numerosissimi e di età. e regioni diverse nei monumenti cri-
stiani dei primi secoli3, il pileo acuminato ed incurvo è sempre
• caratteristico di quei personaggi. Viceversa la coma ficticia, che
vediamo in foggia al tutto identica sul capo della figura effigiata
nella lucerna e su quello d'una ancella vestita con pompa quasi
teatrale, non conviensi alla gravità e dignità dei magi. Laonde
1 % Bull. 1864 p. 90.
2 V. Bosio, Boma sott. p. 289 ; Garvucci, Arte cristi I p. 365.
3 V. Bayet, Bill, des écol. fr. d'Athìnes et de Rome I (a. 1876) p. 284 e segg.