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Bullettino archeologico italiano — 2.1862

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Heft 3 (Juni 1862)
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Garrucci, R.: Di una epigrafe Prenestina
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Cavedoni, C.: Congetture intorno ad alcune delle antiche Iscrizioni Cristiane di Roma, raccolte ed illustrate dal chiaro cav. De Rossi
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https://doi.org/10.11588/diglit.9009#0022
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— 1

8 —

messo dire l'opinione mia intorno alla linea quarta,
nella quale parmi scoprire un ufficio sostenuto da
Trifone inPalestrina d'indole non diversa dal prece-
dente, e conveniente al pari ad un liberto: perocché
io sospetto che nel M • AD • M • PRAEN si occul-
ti un Magisler ad Marlem (1) Praeneslinum ovvero
Praenesle; nel che se a qualcuno facesse ostacolo AD
Martelli sappia che in simil guisa L. Galpurnio Chio
nella Or. 7194 dicesi MAG1STER AD MARTE FI-
CANYM.

Torniamo addietro alle due prime linee che dico-
no L • TRYPHO e M ■ CISPE Il eh. Henzen stimò
probabile che questo Trifone fosse liberto di M. Ci-
spio memorato nella seconda linea.Allaquale opinio-
ne non credo agevole prestare assenso. Perocché non
vedo come connettere quel nome,evidentemente fuor
di luogo per l'uffìzio assegnatogli, con le appellazio-
ni di Trifone che lo precedono: essendo noto che in
due modi si denominarono i liberti, citando ora il
prenome ora il cognome del patrono: come a modo
d'esempio fa il liberto Ermodoro C ■ RABIRIVS •
POST • L • HERMODORVS, ed il liberto Ifito di-
chiarandosi Q • FABIVS MAXIMI L ■ 1PITVS. Che
se talvolta si trova posposto il nome o cognome del
patrono alla intera nomenclatura del liberto ciò non
accade senza posporre in pari tempo ancora l'appel-
lativo della condizione, siccome vediamo aver fatto
Antestia Melitinc, che si scrive ANTESTIA MELI-
TINE YETER1S L • in luogo del consueto Antestia
C. I. Melitine, ovvero del più raro Antestia Veteris
lib. Melitine. Ma nel supposto caso che M. Cispio
sia qui memorato qual patrono di Trifone io confes-
so di non trovare il modo col quale si possa unire
questa porzione di nomi con quelli che la precedono.

Resta quindi inesplicato quel M. Cispi se non si
ricorre ad altra ipotesi: ed io piegherei a vedere in
quel Cispi un nome proprio di qualche collegio di
giovani esistenti per modo d'esempio in Anagni, ed
a supporre un altro magistero di Trifone, qual sa-
rebbe in certo modo il Mag. iuvenuM ClSVlan.Ana-
gn. E darei per ragione di aver supplito Anagniae

(i) In un frammento <li epigrafe prenestiua sembra fosse no-
minalo Marte aD ' MARTKM in modo analogo.

il nome medesimo di Cispio, noto essendo l'eroe
Laevius Cispius trasferitosi da Anagni sull'Esquili-
no (Yarro /. lat. IV, 8,1), dal quale poteva prendere
l'appellazione un sodalizio di giovani, come in altre
città leggiamo talvolta averla tolta dalle divinità ad
onor delle quali erano instituiti.

Non vorei per altro che si confondesse questa con-
ghieltura con la solita spiegazione data alla linea
terza. Del resto ecco qui al disteso tutto il supple-
mento.

L•TRYPHO

mag • iuvenuM M ■ CISPI
on. Anagn. maG • AEDIT ■ AED • C • P ■
in.munic. TusCVL ■ M • AD • M • PRAEN
aMANS SVORVM

Dirò del frammento di epigrafe che è accanto a
questa, parermi probabile che il Lucio Bebio quivi
memorato sia un figlio di Trifone già capace, per-
chè ingenuo, di entrare nelle cariche pubbliche so-
stenendo il tribunato della plebe in Palestrina. 11 che
se non ripugna, neanco sarà riprovevole che Trifone
fosse liberto di un Lucio Bebio» e si avrà il suppli-
mento ancora alla linea prima L • Baebius L • L •
TRYPHO.

R. SABRUCCI

Congetture intorno ad alcune delle antiche Iscrizioni
Cristiane dì Roma, raccolte ed illustrate dal chiaro
cav. De Rossi.

Grande era l'espeltazione dei dotti per la tanto
desiderata grande opera del eh. autore; ma egli col
dare ora a luce il primo volume contenente ben 1374
epigrafi Cristiane anteriori al settimo secolo fornite
di data cronologica, vinse di tanto la comune espet-
tazione, che ogni studioso nella lettura di esso do-
vrà di certo esclamare: Maiorest sapienlia lua,quam
rumor quem audivi. Siccome poi anche all'ultimo
degli studiosi può venire in mente qualche cosa che
serve a meglio dichiarare alcuni punti particolari,
che sfuggisse all'autore intento alla somma del gran-
de lavoro; così spero non dovere esser tacciato di
 
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