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BULLETTINO ARCHEOLOGICO ITALIANO

AN1VO SECONDO

NDM. i. MAGGIO 1862.

Scoperte epigrafiche.

Scoperte epigrafiche.
i. Presso il sig. Castellano vidi un titoletto con questa elegante epigrafe :

Bene • adqviescas . frater • avcte tvllI
sei • qvicqvam ■ sapivnt • inferi
te • lapis • optestor ■ leviter • svper • ossa ■ resldas
ni • nostro • doleat • condita ■ ab • officio
dolere • noli ■ frater fac1vndvm ■ fvit
properavit • aetas • volvit ■ hoc • fàtvs ■ mevs
vixit • annos • xii

Voi converrete meco che l'epigramma è di assai
buoni tempi; la paleografia certamente appartiene al
primo secolo dell'impero. L'autore affetta l'arcaismo
in ADQVIESCAS in OPTESTOR in SEI, e l'orto-
grafia dell' I allungato tanto in luogo dell'i di natu-
ra lungo quale è in INFERI in RESlDAS in NTI in
NOLI, che in luogo di due i che fanno due sillabe in
TVLLl secondo l'antica dottrina. Perocché Teren-
zio Scauro insegna che in singulari vocativo e si de-
ve dire e si deve scrivere o Antonii, o Aemilii, ossia
che il vocativo singolare ed il nominativo sono pari-
sillabi, come si esprime Valerio Probo: i più anti-
chi usarono Antonie, Aemilie, e per apocope Virgili,
Mercuri, Anioni sia da Antonie, sia da Antonii.

E degna di notarsi questa ortografia, perchè può
dare un po di luce all'uso del doppio li in alcuni mo-
numenti dei migliori tempi, dove avrebbe dovuto
scriversi o un solo i allungato, od un dittongo EI.
Si legge in fatti INGENViIS in una lamina del kir-
cheriano, PVBLlClIS in una epigrafe di Lipsio 98,5,

DIVlI in un marmo edito dal Gazzera, mar. Epor. p.
15,ElIVSDEM più volte nel bronzo di Malaga.

Che poi il secondo i equivalga ad t lungo provasi
dal confronto di SVIEIS e di SACRIEIS da me editi
nei segni delle lapidi p. 16, a'quali si può aggiugnere
MVN1CIP1E1S FVNDANOS della legge giulia mu-
nicipale in luogo di Municipis e Municipeis. Di mo-
do che dobbiamo conchiudere che l'i lungo si scrisse
in questi tempi ora coli'I allungato ora col doppio li
or con 1EI : il che riflette luce sulla vera pronunzia
di quei tempi che in tal caso avrà fatto sentire assai
distintamente l'allungamento prosodiaco dell'i. As-
sai parco per l'opposto mostrasi l'autore del titoletto
che scrisse TVLLl, ove si doveva scrivere TVLLlI
o almeno TVLLlI, stando alle dottrine di Varrone
(segni ecc. p. 7, 8) e al bisogno del metro, a cui non
sodisfa il solo 1 allungato equivalente ad EI. Alla
medesima ortografia dell'll per IEI può ridursi l'uso
di raddoppiare l'i tra due vocali in certi vocaboli nu-
merati da Vittorino Aiio, Troiia, Gaiius, Aiiax (de
 
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