Bullettino archeologico italiano (2.1862)

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Parmi più verosimile, che l'uomo sia in alto di sco-
tere e cogliere i frutti intangibili di un arbore sacro
a qualche deità, e che per un preteso portento esca
a distornamelo quel serpe, che di fatti erge il capo
e si volge contra lui (v. le mie observ. sur les mon-
naies de la Lycie p. 32: cf. revue num. Fr. t. XIV,
p. 420) (1).

Altri tipi lasciati in ambiguo dall'Eckhe 1 furono
qui addietro, almeno in parte, spiegati. Ora dirò di
alcuni altri lasciati in incerto dai chiari-. Sabatie r
e Cohen.

2. Uomo togato sedente, con pa'ma nella s. slesa,
e presso lui una donna seminuda pur sedente, che
tiene anch'essa un ramo di pilma nella s. e ripiegan-
do il braccio d. sopra il suo capo mostra prender son-
no o riposo: fiaccola accesa giacente di mezzo a loro,
eie due lettere S E dai lati (Morelli, Neronis tab.
VII, 13; Sab. pi. VII, 9).

Il eh. Sabatier prese grave abbaglio leggendo S C,
invece di S £, come ha il suo disegno, e quello al-
tresì del Morelli, e ben anche il Cohen (t. VI, p.
563 n. 33); e quindi smarrì la via che mena alla ret-
ta interpretazione. Si confrontino le copiose monete
imperiali portanti la scritta SECVRITAS, e una don-
na tutor seminuda, che ripiega il d. braccio in sul suo
capo e col s. si appoggia alla seggiola (Cohen, M.
Aurei, n. 644, al.J, e niuno negherà che anche nel
presente contorniate sia figurata la Securitas,e quin-
di che abbiasi a leggere SEcuritas, per denotare la
tranquillità e contentezza del vincitore che riposa in
seno alla Securitas, come presso Pindaro (Netti. V,
76: Isthm. II. 39) fra le braccia della Vittoria. La
fiaccola poi probabilmente indicherà un atleta vinci-
tore nel corso della Xa;j.7taò$3po;AÌa, che mancar non
dovea anche nelle palestre di Roma 'Rhet.ad Herenn.
IV, 46).

3. Sei figure con martelli ed altri ordegni, intente
al lavoro (Sab. pi. XIX, 7, p. 123 ).

11 eh. editore vi ravvisa una officina monetaria ; e
sebbene il eh. Cohen ft. VI, p. 567, n. 67; vi rico-

(t) Il nome proprio di SABVCIVS par derivale dai la latici
voce saìmcuj equivalerne a sambuvus.

nosca i preparativi di non so qual supplizio, panni
da preferirsi la spiegazione del primo. Nelle due fi-
gure sedentisi di rincontro ravviso un malleator e
un suppositor, e nell'altra posta in alto un operaio
che porta via un sacculum pecuniae. Alcuni degli
operai convenientemente vestono Vesomide per esse^
re vie più spediti al lavoro.

4. Testa di cinghiale, presciullo, pane oblongo e
coltello (Cohen, pi. XX, Neron. n. 74) (2).

Questo tipo nuovo riesce analogo all'altro quat-
tro pesci marini, parimente consociato alla testa di
Nerone (Morelli, Neronis lab. Vili, 19; Sab. pi.
XIX, 4): ed ambedue forse accennano alla voracità di
che desse spettacolo qualche atleta od altro ghiotto-
ne emulo di Vitellio imperatore (cf. Sveton. in Vi-
tell. 13) in un epulum publicum. Notevole si è la for-
ma del pane simile ad una spuola da tessitrice, che
anni addietro venne da Roma introdotta in Modena,
e che portava il nome di fusano. Ancora, di una lo-
calità di Roma antica detta panis et perna, cioè pa-
ne e prosciutto, ci serba memoria la chiesa tuttora
chiamala di S. Lorenzo in Panìperna.

§ VII. Uso che si faceva de'contcB-

Fra le disparate congetture degli eri
all'uso de' contorniati parmi più di tutl
quella del Cannegietero, che servissero
leti contro il fascino, per favorire le
quattro fazioni, le pugne dei gladiatori
rii, e le gare degli attori scenici. Più
piosi sono i contorniati insigniti dell'eli!
sandro Magno, di Nerone e di Trajano,
si essere stati periti dell'arti magiche ; I
primo torna molto opportuna la testii
S. Giovanni Grisostomo, che, negli ann
che furono in grande voga i contorni at
que'Cristiani superstiziosi, i quali porti

(2) 11 Coheu dopo la descrizione de' conton
quella delle tessere, tra le quali torna notevole
giuocatori sedenti a tavoliere, con la voce MOBJ
sopra (pi. XX, 6), che parmi indicare il giuoco ci
masi mora dagl'Italiani.

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