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Bullettino archeologico italiano — 2.1862

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Heft 3 (Juni 1862)
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Cavedoni, C.: Congetture intorno ad alcune delle antiche Iscrizioni Cristiane di Roma, raccolte ed illustrate dal chiaro cav. De Rossi
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Guidonaldi, Domenico de': Monumenti Caleni. Risposta ad alcune osservazioni: Lettera all'Editore del Bulletino
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https://doi.org/10.11588/diglit.9009#0024
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— 20 —

bronzo, in forma di cono riverso, fornito di appic-
cagnolo traforato in due sensi per applicarvi la sua
funicella, si scoperse a Pontercole nelle nostre mon-
tagne, e conservasi in questo regio museo delle me-
daglie.

N. 774. NOMINE BR1NCA. Il nome Brinca o
Bringa, lungi dall'essere barbarico, può dirsi gre-
co, leggendosi in Esichio: Bptyxa, tè [/.ixpòv, Kùupioi
(cf. Bpt-pco? in lexicis Gr.).

N. 930. ROSARIVS V H SCOCLATAR1VS. Sco-
cìatarius, così scritto per metatesi viziosa, come
PRANCATIVS per PANCRATIVS (n. 975), è lo
stesso che Sculcalor (al. Scultator), ExouXxaicop, vale
a dire esploratore.

N. 1088. CAPRINARIVS, voce, del tutto nuova,
vale venditore di carni caprine, di cui facevasi gran-
d'uso presso gli antichi (Vopisc. in Probo, c. 4), co-
me porcinarius venditore di carni porcine ( Plaut.
capi. 4, 3, 5.).

C. CAVEDONI

Monumenti Caleni. Risposta ad alcune osservazioni.
Lettera all' Editore del Bullellino.

Ornatissimo Amico.

Ho letto il brano di lettera scrittavi dal ch.Garruc-
ci da voi stampato nel Bullettino Archeologico del cor-
rente anno (Marzo 1862,an.I,p.165 e seg.).Le osser-
vazioni di lui, intorno a talune cose da me dette nella
interpretazione dell' iscrizione Calena rinvenuta in
un antico acquidotto, esigono che io vi diriga que-
ste poche riflessioni, che hanno tutto il carattere di
difesa, e di sostegno per quello che ho scritto ; in
quelle mie idee confermandomi ancor più altre ra-
gioni, che mi vedo nella necessità di esporre, e che
vengono a mio appoggio maggiore.

Pertanto osservo da prima che il eh. Garrucci,
laddove avesse atteso la seconda parte della mia il-
lustrazione della importantissima iscrizione Calena,
in cui ho cercato co' migliori argomenti per me pos-
sibili divinare 1' epoca del lì consolato di Cinna, e

dichiarare il senso del mense introeunte, avrebbe for-
se fatto miglior viso alla mia esplicazione, e allo
scioglimento del nesso INTR. Egli inoltre ha vo-
luto riunire alla prima la seconda epigrafe, che sta
da sè: nè v'ha bisogno di rintracciarsene altre, men-
tre questa seconda non può esser confusa con la pri-
ma, essendone distinta per luogo, per persona e per
tempo, ed indica un' altra opera simile alla prima
ed eseguita distintamente dalla medesima. Due epi-
grafi dipinte nell'oscuro aere d'una piscina, o lago,
o castello e che risalgono alla prodigiosa antichità
di circa venti secoli, che ò un miracolo di conserva-
zione, sono abbastanza compiute per farci intendere
due spurgamenti di acquidotto. E a questo primo
esempio che il Caleno ci olire, sarebbe da aggiugner-
si ancor quello dell'acquidotto Claudio, ove iscri-
zioni dipinte in rosso sono state vedute dal signor
Felice Abate valente architetto:e converrà osservarle,
quando la sicurezza del luogo (la montagna di Pater-
no tra Nocera e Sarno) lo permetta.

Inoltre al Garrucci non è piaciuto lo scioglimen-
to del nostro INTR in INTROEVNTE nella prima
iscrizione di Cinna. Egli ha pensato per un momen-
to alI'INTERCALARE, ma parmi l'abbia abbando-
nato quasi subito, mostrando il desiderio di trovarsi
tale una voce che stesse bene col nesso: ed ha scrit-
to che sarebbe stato più usitato Yineunte, in vece del-
l'introeunte. Per me, io non volli violentare impune-
mente un nesso che spontaneamente mi offeriva l'in-
troeunte. E forse se il eh. Garrucci, innanzi di det-
tare le sue osservazioni, avesse lette le mie dimo-
strazioni, con le quali ho fatto conoscere con Plu-
tarco ed altri classici antichi, che ai 17 Gennaio 667
di Roma, per la morte di Mario, Cinna nel II suo
consolato rimase solo in quel mese, nel quale dovette
probabilmente espletarsi lo spurgamento dell'acqui-
dotto Caleno, non avrebbe trovato a ridire su l'in-
troeunte da me posto a scioglimento del nesso INTR.

Convengo che i Latini dicessero ineunte mense,
come ineunte aetate etc. Ma appunto questo stesso
mi conferma che l'iscrizione dovea vedere impiega-
to qui l'introeunte; perciocché l'ineunte offeriva una
distinzione con Yinlroeunte. Nelle lingue dotte vuol-
 
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