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BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
non ho avuto agio di consultare. Un altro colombario, nel quale
ricorrono parecchi titoli di servi sopravvissuti ad Antonia, fu
scoperto alcuni anni or sono dal marchese Campana presso la
porta s. Sebastiano (cf. Henzen Orell. 5376). Ne ricordo soltanto
il seguente: C ■ POETYMIVS (Postumius) [] C • L • HELENVS [|
CALPVENIA • ANAPAVMA |] NVGAEI • DE ■ BASILICA || AN-
TONIAEVM ì| DVABVM (1. c. 7263) a cagione dell'enimma topo-
grafico che contiene. Il eh. Henzen ben a ragione dichiara inau-
dita quella basilica: ma non è improbabile che abbia relazione con
VAntoniae templurn mentovato da Plinio (35, 36, 16), nel quale
era custodita una tavola di Apelle, rappresentante Herculem
aversum. Di altri monumenti urbani dedicati ad Antonia non
conosco che la statua, con iscrizione onoraria incisa nel piedi-
stallo, posta ad ornamento dell'arco di Claudio in piazza di Sciarra.
Il piedistallo fu ricuperato nell'anno 1562 ante aedes Alex. Co-
lumnae (Smezio), adversus aedes Marsilii Caphani (Manuzio),
insieme ad altri spettanti a Claudio, a Germanico, a Druso, a
Giulia, a Britannico (cf. C. I. L. VI, 921-23). Sembra che l'arco
istesso, ovvero la platea ove sorgeva, venisse col tempo a for-
mare una vera e propria galleria di statue imperiali, anche dopo
la caduta della dinastia di Augusto: poiché nel settembre del 1562,
insieme ai marmi descritti fu quivi ritrovato un piedistallo di
statua dedicato ad una delle Faustine dai Sextani Arelatenses
{Corpus VI, 1006). Il Corpus lascia dubbio se si tratti della se-
niore o della giimiore. Io credo che il. marmo debba riferirsi alla
giuniore, poiché mi sembra che formi il paio con un altro tro-
vato nel medesimo anno, mese e luogo, dedicato a M. Aurelio
dagli Hipponenses . ex . africa (Ibid. 1010).
Eicorderò infine, come recentissima memoria epigrafica di
Antonia quel!' urna cineraria in granito orientale con l'iscrizione
NAPES • ANTONIAE
DEVSl • L
BULLETTINO DELLA COMMISSIONE
non ho avuto agio di consultare. Un altro colombario, nel quale
ricorrono parecchi titoli di servi sopravvissuti ad Antonia, fu
scoperto alcuni anni or sono dal marchese Campana presso la
porta s. Sebastiano (cf. Henzen Orell. 5376). Ne ricordo soltanto
il seguente: C ■ POETYMIVS (Postumius) [] C • L • HELENVS [|
CALPVENIA • ANAPAVMA |] NVGAEI • DE ■ BASILICA || AN-
TONIAEVM ì| DVABVM (1. c. 7263) a cagione dell'enimma topo-
grafico che contiene. Il eh. Henzen ben a ragione dichiara inau-
dita quella basilica: ma non è improbabile che abbia relazione con
VAntoniae templurn mentovato da Plinio (35, 36, 16), nel quale
era custodita una tavola di Apelle, rappresentante Herculem
aversum. Di altri monumenti urbani dedicati ad Antonia non
conosco che la statua, con iscrizione onoraria incisa nel piedi-
stallo, posta ad ornamento dell'arco di Claudio in piazza di Sciarra.
Il piedistallo fu ricuperato nell'anno 1562 ante aedes Alex. Co-
lumnae (Smezio), adversus aedes Marsilii Caphani (Manuzio),
insieme ad altri spettanti a Claudio, a Germanico, a Druso, a
Giulia, a Britannico (cf. C. I. L. VI, 921-23). Sembra che l'arco
istesso, ovvero la platea ove sorgeva, venisse col tempo a for-
mare una vera e propria galleria di statue imperiali, anche dopo
la caduta della dinastia di Augusto: poiché nel settembre del 1562,
insieme ai marmi descritti fu quivi ritrovato un piedistallo di
statua dedicato ad una delle Faustine dai Sextani Arelatenses
{Corpus VI, 1006). Il Corpus lascia dubbio se si tratti della se-
niore o della giimiore. Io credo che il. marmo debba riferirsi alla
giuniore, poiché mi sembra che formi il paio con un altro tro-
vato nel medesimo anno, mese e luogo, dedicato a M. Aurelio
dagli Hipponenses . ex . africa (Ibid. 1010).
Eicorderò infine, come recentissima memoria epigrafica di
Antonia quel!' urna cineraria in granito orientale con l'iscrizione
NAPES • ANTONIAE
DEVSl • L