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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 12.1884

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Gatti, G.: Antichi pesi inscritti del museo Capitolino
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https://doi.org/10.11588/diglit.13149#0070
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Antichi pesi inscritti

leggi romane, per provvedere che il compratore non venisse fro-
dato, esigevano che i pesi e le misure adoperate nel privato
commercio fossero publice proba tue: e gravi pene erano sancite
contro qualunque alterazione o falsificazione delle medesime '.

La vigilanza e l'autorità su questo ramo della pubblica am-
ministrazione erano in antico esclusivamente proprie degli edili.
M. Celio in una lettera a Cicerone ricorda la lotta, che durante
la sua edilità sosteneva coi tabernarii % certamente in ragione
del loro commercio e della recognizione dei pesi e delle mi-
sure che essi adoperavano. Le iscrizioni poi, che si leggono sopra
taluni posi di marmo, ed anche nel manubrio di una stadera
trovata ad Ercolano, attestano espressamente che tanto quelli
che questa furono saggiati e riconosciuti legittimi a cura, o
per ordine degli -edili : EXACT ■ CVRA ovvero IVSSV AEDI-
LIVM \ Come in Eoma, così nelle altre città d'Italia, gli edili
municipali avevano la diretta sorveglianza sui pesi e sulle mi-
sure: talché quando le trovavano iniquae, cioè non conformi
ai campioni legali romani, le spezzavano e le toglievano all'uso,
chiunque ne fosse stato il possessore \ Nella lapide sepolcrale

moggi [semodii], 16 sestarii, 32 heminae , 64 quartarii, 128 acetabula,
192 cyathi. La libbra finalmente, unità di misura pei pesi, aveva la notis-
sima suddivisione in 12 once, ed equivaleva a grammi 327,45. V. Boecldi, me-
Irolog. Unlersuchungen (1838) p. 200,201; Hultsch, Metrologie 2 ed. (1882)
p. 144 segg., tav. XI, XIII.

1 Modestino, Big. 48, 10, 32 § 1 : « Si venditor mensuras publice pro-
balas vini, frumenti vel cuiuslibel rei, ani emptor corri/perii, dolove malo
fraudem fecerit: quanti ea res est, eius dupli condemnalur. Decretoque divi
lladriani praeceptum est, in insulam eos relegavi, qui pondera aut mensuras
fraudassenl ». Cf. Ulpian. Dig. 47, 11, 6 § 1 e 2; Paul. Ree. Seni. 1, 20 a

Dig. 48, 19, 37).

2 Ad familiar. 8, 6, 4.

3 I pesi con siffatte leggende, appartenenti tutti all'anno 47 dell'era
nostra, sono stati da me raccolti in una silloge speciale, pubblicata negli
Annali dell'IslU. archeol. 1881 p. 185 segg.

1 V. Mommsen, r'óm. Slaalsr. 2- p. 489 nota 1, edi testi quivi allogati
di Persio (1, 128), di Giovenale (10, 100) e di Ulpiano [Dig. 12,2, 13 §8).
CfY anebe Ulpian. Dig. 19, 1, 32.
 
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