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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

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Nr. 2
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Cantarelli, Luigi: Il vicariato di Roma, [5]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0126

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114

II vicariato di Roma

2. M aximilianus.

Symm., Ep., IX, 62 = Parisotti, 244: Maximiliano— post
haec de te postulo, quoti spontanea benignitate fecisses, ut con-
ductorem rei meae Siciliensis ad provinciam revertentem, ce-
leri transcursu ad destinata dìmittas.

Massimiliano, a cui è diretto il frammento di lettera sur-
riferito era figlio di Mariniano, che, nel 383, amministrava il
vicariato di Spagna (cf. Seeck, Chr. Sym. p. 137). Da un'altra
lettera di Simmaco a lui diretta (Vili, 48) ricavasi che Massi-
miliano, nel 396, occupava una dignità in aula principis. Prima
del 396 egli sarebbe stato consolare in Sicilia, secondo una conget-
tura del Parisotti che a me pare accettabile. Infatti, il conductor
rei Siciliensis, di cui parla Simmaco, nella lettera che fu sopra ri-
prodotta, ritorna ad provinciam, cioè, nella provincia dove sono
i beni da lui amministrati, e poiché Simmaco chiede a Masi-
miliano ut conductorem celeri transcursu ad destinata ctimittat,
è chiaro che Massimiliano dovette essere preposto a qualche
ufficio che lo ponesse in condizione di facilitare il viaggio di
questo conductor; e l'ufficio non può essere che quello di con-
solare della Sicilia che egli avrà sostenuto, per le ragioni anzi-
dette, prima del 396. L'esempio di Euscio, notario di Simmaco,
da lui raccomandato a Zenodoro, giudice, cioè, correttore della
Lucania e dei Bruttii (l) (che, per semplice svista, omisi di re-
gistrare al suo luogo) in occasione simile, conferma la congettura
assai probabile del Parisotti.

3. Perpenna Romanus.

C. X, 7125 = Kaibel 14 = Parisotti, 249 (Syracusae), Per-
penna[m~\ Roman\um\ v[irum~] c[_larissimum~\ c o n s [u 1 a r e m]
p(opulus) Syrac[usanus~\. — ^P^co/iavov TiQccnièeaGi x. %. X.

(\) Cf. Seeck, Chr. Sym., p. CLXVIII.
 
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