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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

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Cantarelli, Luigi: Il vicariato di Roma, [6]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0234

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218

// vicariato di Roma

Flaviano che amministrò la Sardegna, durante il regno di Dio-
cleziano e Massimiano, potrebbe essere il Flaoianus index che
condannò a morte s. Efisio di Cagliari, dei cui atti abbiamo più
sopra parlato (1), e forse anche il Flavianus, correttore dell' Apulia
e della Calabria, menzionato in un frammento epigrafico di Bari.
Cf. Bull. C. 1892, p. 222.

Anonimi, erronei ed incerti.
1. Claudius [ I u s t i n ] u s.

C. X, 7582 (Carales): s(alvis) d(omihis) n(ostris) Claudius
\_Iustin~\us pru\_dens~] moderator] conlocavit.

È incerto quali possano essere i domini nostri della lapide
calaritana, e quindi non è possibile determinare l'età precisa di
questo preside della Sardegna. Il Mommsen osserva, in nota alla
iscrizione, che Claudio Giustino « titillimi posuit evitans more
aetatis infimae vocabulum honoris proprium ».

2. Constantius.

Un rescritto di Constantino del 22 gennaio 315 diretto ad
Constantium, sine titillo, porta questa sottoscrizione : acc. XI Kal.
Febr. Carolis (C. Th. Vili, 5, 1). Il Gotofredo (2), basandosi
sulla sottoscrizione, considerava Costanzo come preside della Sar-
degna; ma a torto perchè un altro rescritto del 28 aprile 315
(C. Th. Vili, 4, 1) lo designa come prefetto del pretorio : e pure
ammesso come falso questo titolo nella iscrizione, è assai proba-
bile che, in codesto anno, Costanzo abbia occupata una dignità

(x) Barun. Martyr. lo gemi. Caralis in Sardinia sancii Epìiysii mar-
tyris, qui in persecutione Diocletiani sub Flaviano iudice plurimis tor-
mentis divina virtute superatis, demum abscissis cervicibus Victor mi-
(jravit in coelum.

(2) Cod. Th., Indiculus, p. 34 (ed. Bitter).
 
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