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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

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Cantarelli, Luigi: Il vicariato di Roma, [6]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0238

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222

Il vicariato di Roma

superfluo il ripetere ; e fu, già, sopra citato lo studio che sulla
amministrazione romana della Corsica, ha scritto, recentemente,
il Michon (pag. 206). Le lapidi ritrovate in quell'isola sono assai
scarse, e nessuna ce ne rimane che rammenti il nome di uno dei
suoi presidi ; i tre che conosciamo, ci furono conservati nelle fonti
non epigrafiche e qui li riferisco in ordine cronologico

1. Bar bar us, a. 303.

Dagli atti di s. Saturnino e di s. Devota, più sopra citati, ri-
sulterebbe che Barbaro, essendo preside della Sardegna, riteneva la
Corsica in amministrazione provvisoria, circa il 303 ; dopo esserne
stato, probabilmente, qualche anno prima, governatore effettivo.

2. Furius Felix, a. 318-330.

C. Th. I, 16, 3: Idem A. [_Constantitntf\ ad Felicem prae-
sidem Corsicae — Dat. IX Kal. Nov. Sirmio, ipso A. et C conss.
(24 ott, 318). Cfr. ib., II, 6, 2.

La data del rescritto sarebbe, veramente, il 24 ottobre 319,
ma il Seeck (Zeitschr. far Rechtsg. 1889, p. 221) l'ha dimostrata
erronea. Che il preside Felice si chiamasse anche Furio, è una buona
congettura del Seeck (1. c. p. 226) che a lui attribuisce il rescritto
di Costantino del 28 luglio 320 diretto Furio Felici, senza indica-
zione dell'ufficio di cui Furio Felice era investito (C. Th. II, 11, 1).

3. Fl(avius) Maximinus, a. 364.

Vedi più sopra il passo di Ammiano, dal quale risulta che
Massimino, prima di amministrare la Sardegna, era preposto al
governo della Corsica, che egli ebbe nel 364.

L. Cantarelli.

(!) È congettura del Bòcking {Notitia, II, 437*) che Aleria sia stata
la residenza del preside della Corsica. L'isola, come provincia distinta dalla
Sardegna è menzionata anche in una costituzione imperiale del 410 (C. Th.
VII, 13, 20). Sulla Corsica cf. Mommsen, Feldm.ll, 214; C. X, p. 838.
 
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