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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 27.1899

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: Scoperte nell' agro Collatino
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https://doi.org/10.11588/diglit.13726#0046
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Sul confine della tenuta di Lunghezzina, dalla parte di Cor-
colle, e precisamente nel sito della « Capanna di Saponara « se-
gnata nel foglio 150 (I. N. 0.) della carta I. G. M. alla quota 53,
è stato scoperto di recente uno « speleo » scavato nel tufo, e de-
stinato alle riunioni degli adepti di qualche culto superstizioso.
L'ingresso antico non è praticabile : ma scendendo da un lucer-
nario, per mezzo di una scala a piuoli, si trova una galleria oriz-
zontale, all' estremità della quale v' è una scala, scavata nella
roccia, che scende a grandissima profondità. Non è stato possibile
contare i gradini, perchè coperti dalle terre filtrate nel vano: ma
devono superare il numero di quaranta. A piedi della scala s'in-
contra un vano di porta, sopra del quale si mantiene intatta, a
colori vivacissimi, una pittura a fondo bianco, scorniciata, di sog-
getto mistico. Per quanto abbiamo potuto riconoscere a lume di
candela, ed in ambiente offuscato dal fumo e dalla umidità, la
pittura rappresenta Ercole seduto sopra una roccia, con la clava
al fianco, cui una Vittoria alata porge una tazza da bere. Nel campo,
genietti librati sulle ali e stelle a otto raggi. Il dipinto è di
buona maniera e di stile assai franco e geniale. Non c' è dubbio
che il vano di porta, al disotto dell' affresco, metta nella cripta
ove si adunavano i cultori del nume mistico; ma la deficienza
di aria respirabile non ha permesso di esplorarla. La cripta deve
trovarsi circa venti metri sotto il piano della campagna, nel quale,
presso la bocca del lucernario, e a fior di terra, appariscono traccie
di una villa rustica, costruita a massi di tufa.
 
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