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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 27.1899

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Gatti, Giuseppe: Monumenti epigrafici rinvenuti nel Foro Romano
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https://doi.org/10.11588/diglit.13726#0211
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MONUMENTI EPIGRAFICI
RINVENUTI NEL FORO ROMANO

I.

Frammento dei fasti consolari.

Tra gli avanzi delle grandiose costruzioni, che nel secolo
quinto occuparono l'area dell'antica basilica Emilia nel Foro
romano, e furono decorate con un portico di colonne, si è tro-
vata al suo posto una grande soglia di porta ; la quale è
un intiero lastrone di marmo, che fu tolto dal rivestimento
esterno della Regia, e conserva alcune righe dei preziosi fasti
dei magistrati romani dell'età repubblicana. Neil'adattare questo
marmo, che avea la grossezza di 25 centimetri, al nuovo uso,
fu scarpellata la maggior parte della sua superfìcie, e furono
con ciò distrutte per sempre due pagine dei celeberrimi fasti,
ove erano registrati, come vedremo, i nomi dei tribuni militari
dall'anno 374 al 378 di Roma, e quelli dei consoli dall'anno
422 al 433. Fu gran ventura che nell' estremità superiore fosse
lasciata, per il battente della porta, una piccola striscia (cen-
tim. 8|) del lastrone; ed è questa che ci ha almeno conservate
le poche righe dell' importante documento.

L'intiera tavola di marmo, che è larga m. 1,88, era scritta
su due colonne. Della prima colonna restano soltanto le linee
riprodotte nella pagina seguente, che in gran parte sono consunte
per l'attrito prodotto dal continuo passaggio attraverso la porta.

Si hanno, in questo latercolo i nomi dei TK(ibuni) NilL(itum),
che con potestà consolare ebbero il governo di Roma nell' anno 374.
 
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