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Luini, B.: La cloaca del vico Iugario
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.13726#0255
La cloaca del vico Iwjario
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mimale ha liberato finora dalle terre la detta cloaca fino alla piaz-
zetta dietro l'abside della chiesa della Consolazione, ove attual-
mente sta costruendosi un altro accesso per facilitare 1' esecuzione
del lavoro.
Nel tratto espurgato per opera del Comune la fogna si è
ritrovata sempre non completamente ripiena; alle volte piccola
luce vi restava, ma sempre ufficiosa. Il riempimento, di pura
terra, fa credere che esso sia dovuto all' epoca in cui le terre
vennero a ricoprire gli avanzi lapidei del Foro.
Ciò che di singolare riscontrasi nel tratto finora espurgato,
si è la differenza di costruzione dei vari tronchi. Tralasciando
di discorrere del tronco tra il piede del predetto muraglione di
sostegno e il punto ove la Direzione degli scavi interruppe il la-
voro, diremo che da questo punto a valle si presentano due tipi
di costruzione ; che però sono in maggior numero, se si considera
il tronco scoperto entro il Foro. Al principio essa cloaca è a
speco rettangolare. Ne formano le pareti, alte quanto un uomo,
tre ricorsi di blocchi di tufo, per ogni lato ; il fondo è formato
da un blocco di tufo, la copertura da un altro. Ancora non
si sono potute eseguire accurate indagini sulla costruzione di
questo tronco, ma 1' opera appare antichissima tanto pel ge-
nere della costruzione, quanto per la qualità del materiale im-
piegato, e per la copertura in piano, che ci sembra caratteristica.
Segue un tratto, di cui ancora non è nota la lunghezza,
costruito in muratura nelle sponde, tegoloni sul fondo, e volta
lavorata a secco, per copertura. Apparisce esso come fosse re-
stauro dell' antichissima cloaca in tufo, eseguita durante la de-
cadenza.
La cloaca primitiva, che resiste ancora dopo tanti secoli
e sarà ora nuovamente utilizzata, era forse vetusta già in qualche
parte, e bisognevole di restauro, ai tempi dell'Impero. Tale è la
origine di questi tratti intercalati in muratura di pietrame o
calcestruzzo.
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mimale ha liberato finora dalle terre la detta cloaca fino alla piaz-
zetta dietro l'abside della chiesa della Consolazione, ove attual-
mente sta costruendosi un altro accesso per facilitare 1' esecuzione
del lavoro.
Nel tratto espurgato per opera del Comune la fogna si è
ritrovata sempre non completamente ripiena; alle volte piccola
luce vi restava, ma sempre ufficiosa. Il riempimento, di pura
terra, fa credere che esso sia dovuto all' epoca in cui le terre
vennero a ricoprire gli avanzi lapidei del Foro.
Ciò che di singolare riscontrasi nel tratto finora espurgato,
si è la differenza di costruzione dei vari tronchi. Tralasciando
di discorrere del tronco tra il piede del predetto muraglione di
sostegno e il punto ove la Direzione degli scavi interruppe il la-
voro, diremo che da questo punto a valle si presentano due tipi
di costruzione ; che però sono in maggior numero, se si considera
il tronco scoperto entro il Foro. Al principio essa cloaca è a
speco rettangolare. Ne formano le pareti, alte quanto un uomo,
tre ricorsi di blocchi di tufo, per ogni lato ; il fondo è formato
da un blocco di tufo, la copertura da un altro. Ancora non
si sono potute eseguire accurate indagini sulla costruzione di
questo tronco, ma 1' opera appare antichissima tanto pel ge-
nere della costruzione, quanto per la qualità del materiale im-
piegato, e per la copertura in piano, che ci sembra caratteristica.
Segue un tratto, di cui ancora non è nota la lunghezza,
costruito in muratura nelle sponde, tegoloni sul fondo, e volta
lavorata a secco, per copertura. Apparisce esso come fosse re-
stauro dell' antichissima cloaca in tufo, eseguita durante la de-
cadenza.
La cloaca primitiva, che resiste ancora dopo tanti secoli
e sarà ora nuovamente utilizzata, era forse vetusta già in qualche
parte, e bisognevole di restauro, ai tempi dell'Impero. Tale è la
origine di questi tratti intercalati in muratura di pietrame o
calcestruzzo.
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