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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 40.1912

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Marchetti, Maria: Tessera ospitale
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https://doi.org/10.11588/diglit.14882#0118
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sera ospita

....................cos.']

[coloni coloniae laliae Assurìtanae hos]
pilium fe[cerunt cum A. Vibio Habitó]
prò cos. liber[is posterisque eius eumque~\
rogarunt uti [se Uberos posterosque]
suos in fidem cUe[ntetamque reciperet]
A. Vibius Habitus pro[cos. colonos coloniae]
Juliae Assuritanae [Uberos posterosque eorum]
in fidem et clientel[am suam suorumque]
recepit

[egerunt legati]
M. Canin[ius]............

Nella restituzione della penultima riga si è seguita la for-
inola più comune; talora si ha semplicemente egerunt, e legati
viene dopo i nomi ; in pochi casi ricorrono formole differenti,
quale agente o agentibus i1), ed una sola volta, in una iscrizione
di questo periodo, si ha faciundum coeraverunt (2).

Il nome M. Caninius può ritenersi sicuro : l'ultima lettera,
di cui è conservata soltanto la estremità superiore, è evidente-
mente una N. In ogni modo, poi, la presenza della iniziale del
prenome accenna ad un cittadino romano : ed in ciò questa iscri-
zione si discosta dalla maggior parte delle tessere riguardanti
città africane, le quali, quasi senza eccezione, dànno nomi indi-
geni per i legati perchè in esse figurano come contraenti non
già colonie, ma civitates o pagi.

(J) CIL. V, 4922 è la sola che dopo agente registri un nome; in
altre, del Basso Impero, si ha agente ordine, agentibus curiam seguita dai
nomi dei magistrati municipali. Queste formole non farebbero al caso.

(») CIL. Vili, 68.
 
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