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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 40.1912

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Marchetti, Maria: Tessera ospitale
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https://doi.org/10.11588/diglit.14882#0122
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Non va tralasciato di ricordare che tra il 15 ed il 17 una con-
gettura, sulla quale dovremo tornare in seguito, colloca il pro-
consolato di L. Aelius Lamia (cons. 3 d. Cr.).

Regolarmente, il nostro Vibio non potè ottenere l'Africa nel
lungo intervallo tra Cosso Cornelio ed Asprenate : la legge Pom-
peia dell' intervallo quinquennale tra magistratura e pro-magistra-
tura non gli permetteva di partecipare al sorteggio delle Provin-
cie senatorie prima del 14, ed in quell'anno viene appunto a
cadere il proconsolato di Asprenate. Resta da vedere se egli potè
usufruire di una abbreviazione di queir intervallo.

Due sole eccezioni alla legge Pompeia risultano provate
durante il principato di Augusto; e queste furono in favore di
L. Domizio Ahenobarbo per il proconsolato d'Africa (1), e di
C. Asinio Gallo per quello d'Asia (2), rispettivamente negli anni
12 e 4 a. Cr. Ma queste non sono sufficienti a far supporre, senza
ulteriori prove, un analogo privilegio; tanto più, che ne sono
ignote le cause determinanti.

Piuttosto, rispetto a Vibio si potrebbe pensare agli effetti
della legge Papia Poppaea. Ma le alterazioni da questa deri-
vanti al turno di anzianità seguito per l'assegnamento dei go-
verni consolari senatorii, difficilmente potevano condurre ad una
abbreviazione dell' intervallo quinquennale. Tra quei governi e
coloro che erano in condizioni di aspirarvi, esisteva una diffe-
renza numerica sempre crescente, originata dalla persistenza del
principio di annualità rispetto al proconsolato, di fronte alla sua
abrogazione per il consolato.

Sul prolungamento dell' intervallo, che ne era inevitabile
conseguenza, influiva in parte come correttivo, in parte come fonte
di nuove alterazioni, il temporaneo sfogo offerto ai consolari dalle
Provincie imperiali a loro riservate e dagli alti comandi dell'eser-

(') Risulta dalla tessera di hospitium tra questo proconsole e Gurza
{C.I.L., Vili, 68).

(3) Waddington, Fastes des provinces asiatiqu.es, pag. 96.
 
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