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Notizie di recenti trovamenti di antichità
dal disegnatore Gaetano Ferri; i quali funzionari governativi,
negli scavi precedenti, avevano accuratamente studiato il colos-
sale edificio Antoniniano in tutte le parti che erano allora acces-
sibili. Gli attuali sterramenti furono incominciati nel lato set-
tentrionale delle Terme, con un definito e bene inteso programma:
ed in pochi mesi, asportati circa duecentomila metri cubi delle
terre di scarico che ingombrano i colossali avanzi dell' insigne
monumento, si sono ottenuti risultati maravigliosi e della più
grande importanza. Nel Giornale d'Italia (n. 241, 29 agosto
1912, pag. 3) se ne è pubblicata una accurata relazione, che è
anche corredata di grafiche illustrazioni; e da questa relazione
togliamo testualmente le notizie che seguono sui principali tro-
vamenti avvenuti:
* Fin dai primi giorni gli scavi tornarono a dare la consueta
mèsse di antichità e di marmi di cui le terme di Caracalla sono
state sempre larghissime. Nel grande spazio finora chiamato
stadio, ma che probabilmente non è che un largo piazzale per
gli esercizi ginnastici, le corse, i lanci, che i romani usavano accop-
piare ai bagni, fu trovato un immenso deposito, una congerie,
un vero ammasso di marmi, di torsi di colonne, di colonne intiere,
e balzarono subito le prove evidenti di due fatti logicamente
presunti, ma non ancora dimostrati : cioè che le terme di Caracalla
sono servite, per secoli e secoli, sia di cava di mattoni e di
marmi per costruire ed ornare chiese e palazzi, sia di fabbrica
di calce.
« A dimostrare il primo caso sono stati ritrovati, fra gli
altri moltissimi, parecchi frammenti, enormi e piccini, di colonne
di un marmo rarissimo e bellissimo, mai trovato in altri scavi
in Koma, il porfido bigio vermiglione, i quali corrispondono per-
fettamente alle colonne che sorreggono il baldacchino dell'altare
maggiore nella chiesa di s. Gregorio, ed un magnifico capitello
di marmo bianco, di ordine ionico, con un piccolo Arpocrate nel
Notizie di recenti trovamenti di antichità
dal disegnatore Gaetano Ferri; i quali funzionari governativi,
negli scavi precedenti, avevano accuratamente studiato il colos-
sale edificio Antoniniano in tutte le parti che erano allora acces-
sibili. Gli attuali sterramenti furono incominciati nel lato set-
tentrionale delle Terme, con un definito e bene inteso programma:
ed in pochi mesi, asportati circa duecentomila metri cubi delle
terre di scarico che ingombrano i colossali avanzi dell' insigne
monumento, si sono ottenuti risultati maravigliosi e della più
grande importanza. Nel Giornale d'Italia (n. 241, 29 agosto
1912, pag. 3) se ne è pubblicata una accurata relazione, che è
anche corredata di grafiche illustrazioni; e da questa relazione
togliamo testualmente le notizie che seguono sui principali tro-
vamenti avvenuti:
* Fin dai primi giorni gli scavi tornarono a dare la consueta
mèsse di antichità e di marmi di cui le terme di Caracalla sono
state sempre larghissime. Nel grande spazio finora chiamato
stadio, ma che probabilmente non è che un largo piazzale per
gli esercizi ginnastici, le corse, i lanci, che i romani usavano accop-
piare ai bagni, fu trovato un immenso deposito, una congerie,
un vero ammasso di marmi, di torsi di colonne, di colonne intiere,
e balzarono subito le prove evidenti di due fatti logicamente
presunti, ma non ancora dimostrati : cioè che le terme di Caracalla
sono servite, per secoli e secoli, sia di cava di mattoni e di
marmi per costruire ed ornare chiese e palazzi, sia di fabbrica
di calce.
« A dimostrare il primo caso sono stati ritrovati, fra gli
altri moltissimi, parecchi frammenti, enormi e piccini, di colonne
di un marmo rarissimo e bellissimo, mai trovato in altri scavi
in Koma, il porfido bigio vermiglione, i quali corrispondono per-
fettamente alle colonne che sorreggono il baldacchino dell'altare
maggiore nella chiesa di s. Gregorio, ed un magnifico capitello
di marmo bianco, di ordine ionico, con un piccolo Arpocrate nel