Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (40.1912)

lati restano tuttora alcuni dei gradini che servivano a discendere
nell'acqua; e nella grossezza delle pareti veggonsi internamente
ricavati cinque lobi semicircolari, che aumentando la capacità
della piscina diminuiscono lo spessore dell'orlo, e al ministro
che sta al di fuori permettono di avvicinarsi più facilmente alle
persone per compiere i riti battesimali (*). Il pavimento e le
pareti della vasca, come pure i gradini, sono rivestiti di lastre
di marmo bianco, alcune delle quali hanno scorniciature ed evi-
dentemente provengono da monumenti più antichi. Egualmente
due di queste lastre marmoree sono frammenti di iscrizioni ap-
partenute ad antichi sepolcri; ed una di esse proviene da qualche
cimitero cristiano, costruito all'aperto cielo presso qualche san-
tuario, in età non anteriore alla fine del secolo quarto. Vi si
legge :

Da ciò risulta che la costruzione della più antica vasca, la
quale sembra essere stata fatta anch'essa con materiale racco-
gliticcio, ebbe poi ristami in età più tarda, e forse fra il secolo
sesto e l'ottavo. Essa non costituiva propriamente un battistero,
cioè uno di quegli edifici speciali, che erano adiacenti alle chiese;

(*) Nel Bollettino d'arte, del Ministero della Pubblica Istruzione, 1912,
pag. 192 e segg., è stata accuratamente descritta dal eh. prof. Mufioz, col
corredo di illustrazioni fototipiche, questa piscina battesimale, della cui
forma sono noti parecchi esempì in altri antichi battisteri.

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